The Terror: alcune Anticipazioni sull'attesa Seconda Stagione
Scritto da: Domenico MiceliData di pubblicazione:
Cambiamenti in vista per la serie tv antologica The Terror. La seconda stagione farà un salto temporale notevole, passando dalla spedizione navale del XIX secolo, al secondo conflitto mondiale, precisamente dopo il bombardamento di Pearl Harbor, ed il livello di introspezione dei personaggi sarà ancora più intenso.
Con il continuo espandersi del mondo delle serie, si stanno spostando anche i confini che definivano il concetto di horror, grazie anche agli accordi con i protocolli di censura, ed è per questo che le case di produzione si sono lanciate in sperimentazioni che vanno oltre il classico horror. AMC, sotto questo punto di vista, si può definire in testa a questa "sperimentazione", basti pensare a show come The Walking Dead, The Preacher e Fear the Walking Dead, che si spingono sempre più al limite. Sempre su quest'onda, lo scorso anno, è stata lanciata la serie The Terror, che vede come protagonisti, gli equipaggi di due navi che si ritrovano bloccati senza speranza tra i ghiacci polari.
È proprio la star del secondo capitolo, "The Terror : Infamy", George Takei a darci qualche spunto su cosa potrebbe accadere nelle nuove puntate:
"Dopo il bombardamento di Pearl Harbor, tutti i giapponesi-americani sono stati arrestati e incarcerati, senza accuse, senza processo. Esiste la vecchia forma letteraria giapponese chiamata Kaidan, i così detti racconti dei fantasmi, che si fonde con questa esperienza dei giapponesi-americani. Le persone che sono state imprigionate erano spaventate, vivevano una situazione di continuo stress e continua tensione, alcuni matrimoni si sono sciolti, qualcuno ha perso la ragione, altri hanno fatto riferimento alla storia di yuri (spiriti) e obake (fantasmi) che possiedono le persone".
Dunque la storia sposterà la sua ambientazione dalle due navi HMS Terror e HMS Erebus, ad un campo di prigionia Giapponese, dopo la purtroppo famosa "operazione Hawaii", che segnò l'entrata dell'America nel conflitto mondiale, giorno che Roosevelt definì, per l'appunto, "Day of infamy" (giorno dell'infamia). Il tema è, purtroppo, molto vicino a Takai, che venne fatto prigioniero da bambino proprio in un campo di prigionia. È l'attore stesso che ci racconta:
"Mi ricordo questi soldati con le baionette e i loro fucili che hanno bussato alla nostra porta. Quando mio padre ha risposto, siamo stati letteralmente cacciati dalla nostra casa sotto minaccia. Mia madre è nata a Sacramento, mio padre era un francescano e mio fratello e mia sorella sono nati a Los Angeles. Eppure, avevamo questi lineamenti. Semplicemente perché sembravamo le persone che hanno bombardato Pearl Harbor siamo stati messi in questi campi di prigionia per la durata della guerra".
La prima serie di puntate ha mostrato una "doppia minaccia", una tangibile, impersonata da una creatura delle nevi mostruosa che semina morte, e l'altra forse anche peggiore, che riguarda la disperazione di uomini senza speranza, bloccati tra i ghiacci e spinti verso la pazzia ed il cannibalismo.
La seconda stagione invece, secondo Takei, avrà riflessioni dirette sul nostro attuale clima politico:
Quando Donald Trump ha fatto l'affermazione, - Avremo un divieto per i musulmani che entrano in questo Paese - credo che sia la stessa cosa che è successa alla mia famiglia durante la seconda guerra mondiale".
Dopo le dichiarazioni di George Takei, la curiosità è di sicuro aumentata, ed ora non vediamo l'ora di terrorizzarci scoprendo cosa accadrà nel campo di prigionia. E voi cosa ne pensate? Cosa vi aspettate da questa seconda storia di terrore? Fatecelo sapere con un commento sulla nostra pagina Facebook!
Fonte: Comic Book