Sandman: Neil Gaiman rivela che la Serie TV Netflix sarà ambientata ai Giorni Nostri
Scritto da: Danilo di Feliciantonio - Data di pubblicazione:
L'adattamento seriale di The Sandman, fumetto di culto ideato da Neil Gaiman, sarà leggermente diverso dalla sua controparte cartacea. Dopo aver discusso al panel DC FanDome della popolare graphic novel e della versione sua audio con Dirk Maggs, G. Willow Wilson e Michael Sheen, Gaiman stesso ha rivelato qualche indiscrezione sullo stato di produzione della serie annunciata nel 2019.
Incalzato da alcune domande in merito, l'autore ha risposto dicendo che i lavori sono in pausa causa Coronavirus anche se, nel frattempo, si è prodigato a rendere lo script più vicino alla perfezione possibile. Sempre in contatto con la produzione, il creatore ha aggiunto che si sta confrontando con la stessa per casting e scenografia, valutando i rendering 3d degli ambienti da lui realizzati in precedenza nel fumetto che gli sono sembrati assolutamente sorprendenti.
Anche riguardo al contesto temporale, Gaiman ha asserito che, in accordo con Netflix, la storia riguarderà i capitoli del 1988 (e non nel 1916) per poi concludersi nel 1991 - 1992: l'arco narrativo coperto sarà decisamente compresso, nonostante la vicenda di Sandman si sviluppi nel tempo e nello spazio. L'autore ha aggiunto, più precisamente, che il colosso dello streaming ha voluto che la storia della serie fosse trasposta ai giorni nostri rispetto all'88, un aspetto che non lo ha assolutamente messo in difficoltà lo scrittore ma gli ha permesso di approcciare il lavoro di adattamento con più libertà creativa e un senso liberatorio, per sua stessa ammissione.
I quesiti su come il cambio temporale possa influire sulla trama, sul sesso e la natura dei personaggi, su come Sandman potrebbe essere, sviluppando la storia nella contemporaneità, si sono dimostrati tutti deliziosi e divertenti da affrontare perché la produzione e lo stesso autore hanno comunque fermamente deciso di rimanere fedeli alla storia raccontata e ai protagonisti, permettendo loro di spaziare creativamente in varie direzioni.
Fonte: Variety