I Am Not Okay With This: lo Showrunner spiega perchè Netflix ha Cancellato la Serie TV

Scritto da: Matteo RossiData di pubblicazione: 

La notizia della cancellazione di I Am Not Okay With This è arrivata quest’estate come una doccia fredda per tutti i fan: dopo una sola stagione, di cui potete leggere la nostra recensione, lo show si è infatti concluso con un importante cliffhanger che lasciava trasparire l’intenzione di un proseguo, che purtroppo non verrà mai svelato.

La serie, basata sull'omonimo fumetto di Charles Forsman, seguiva le vicende di Sydney (Sophia Lillis), un’adolescente alle prese con le difficoltà quotidiani della sua età, dall'amore segreto per la sua migliore amica ai problemi scolastici e famigliari.
Ma tutto è destinato a cambiare nel momento in cui inizia a manifestare la comparsa di misteriosi poteri paranormali.

In una recente intervista il creatore dello show, Jonathan Entwistle (The End of the F***ing World), ha rivelato i motivi che hanno portato alla difficile decisione, spiegando come abbiano influenzato un diverso numero di fattori combinati, fra essi lo sciopero degli sceneggiatori e soprattutto l’emergenza sanitaria.

“Quando la pandemia ha colpito, ci siamo trasferiti dall'ufficio e c’è stato sicuramente un cambiamento all'interno di Netflix” - ha dichiarato lo showrunner - “Abbiamo finito le sceneggiature ed è stato un duro lavoro attraverso Zoom”.

A quel punto i costi di produzione hanno iniziato a lievitare, soprattutto in vista di una ripresa nel rispetto delle norme di sicurezza.

“Penso di aver visto alcune persone parlare e le cifre sono giuste: si tratta di un numero compreso fra 5 e 10 milioni di dollari a stagione per i dispositivi di protezione individuale, i test e tutti i cambiamenti sistematici per rendere il tutto più sicuro” ha continuato Entwistle.

Infine, ha concluso dicendo:
”Penso che uno dei problemi che abbiamo dovuto affrontare con ‘I Am Not Okay With This’ è che per molti versi lo consideravo uno show più piccolo e di nicchia, mentre loro lo vedevano come un sostituto di Stranger Things. Penso che quando hanno esaminato tutte le finanze, hanno ritenuto che lo show sarebbe costato più di quanto valesse la pena realizzarlo”.

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Fonte: Comic Book

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