Doctor Who: Richard Curtis parla dell'episodio Vincent e il Dottore
Scritto da: Paola ManarollaData di pubblicazione:
Richard Curtis, scrittore della serie tv Doctor Who, con un post su Twitter, ha rivelato ai fan la ragione che lo ha spinto a scrivere l'episodio "Vincent e il Dottore".
Il tutto è avvenuto durante una conversazione online con la moglie e script editor Emma Freud e i famosi attori della serie Matt Smith (undicesimo Dottore) e Karen Gillian (Amy Pond).
Usando l'account della moglie Curtis ha spiegato di aver scritto l'emozionante episodio come tributo alla sorella Belinda, che si è tolta tragicamente la vita. La donna, sorella maggiore dello scrittore, era "una persona splendida e brillante, piena di generosità e gioia" ed amava le vicende di Vincent Van Gogh.
Tuttavia, a un certo punto della sua esistenza Bindy, questo il suo soprannome, è stata colpita dalla depressione che non l'ha mai più abbandonata, al punto da spingerla al suicidio pochi anni prima dell'uscita in tv dell'episodio. Un tributo quindi che vuole dimostrare quanto importante lei sia stata nella vita dell'autore, anche dopo la sua dipartita.
Il messaggio di Richard Curtis è stato accompagnato da una riflessione sull'importanza della lotta contro le malattie mentali, che non vanno sottovalutate e che alle volte si intromettono con la nostra capacità di essere felici.
In un altro post Curtis si è rivolto direttamente alle persone in ascolto, sottolineando il coraggio e l'unicità di coloro che lottano contro tutto ciò, specie nel momento attuale di pandemia e forte stress emotivo dovuto al Coronavirus. Tra le tante persone malate vi è sua figlia stessa, Scarlett, che come molti sta soffrendo fortemente per questo isolamento forzato.
È questo un momento che ci mette tutti a dura prova e può portare a perdere la speranza nel vedere le nostre risorse e le cose positive che ci circondano. Lo scrittore ha voluto quindi fare un appello: "se conoscete qualcuno che ha tali complessi problemi mentali, per favore restate in contatto con loro e offritegli il vostro aiuto; anche una semplice conversazione al telefono su fatti quotidiani può essere il più grande regalo che potete donargli".
Ha proseguito scrivendo: "se siete voi ad avere problemi mentali, per favore tenete cura di voi stessi, la vostra situazione mentale è importante quanto quella fisica. Non è una vostra colpa. [...] Non dovete vergognarvi di chieder aiuto, specialmente ora. È una cosa molto importante, se avete bisogno e vi sentite sotto grande pressione chiamate aiuto".
In calce il messaggio pubblicato su Twitter:
La depressione è un problema serio, una malattia diffusa e non sempre facile da combattere senza un aiuto.
Vogliamo cogliere l'occasione per ricordare che come in tanti altri paesi, anche in Italia sono attive delle linee di ascolto come quelle del Progetto Itaca, di cui vi invitiamo a visitare il sito web in caso di bisogno.
Fonte: Digital Spy