Z Nation e Black Summer: ambientate nello stesso Mondo ma del tutto Opposte
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Scritto da: Alessandro Lella - Data di pubblicazione:
Attenzione: questo articolo contiene spoiler
A seguito del recente rilascio dello spin-off di Z Nation, intitolato Black Summer e, dopo esser rimasti notevolmente stupiti delle grandi differenze dei due show, era d'obbligo scrivere un articolo al riguardo.
Prima di iniziare, desideriamo ricordarvi che è disponibile sul sito web anche una recensione della prima puntata.
Questo telefilm però, pur fornendoci interessanti e solide basi iniziali, ci ha totalmente mandato fuori strada negli episodi successivi, con continui colpi di scena e situazioni a dir poco angoscianti.
Z Nation
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Iniziamo parlando dello "show madre": Z Nation.
Questa serie, andata in onda dal 2014 al 2018 è risultata essere molto "strong and soft", alternando fin dalla prima stagione momenti seri (ma neanche troppo) a scene comiche o comunque basate sull'ironia della situazione o dei personaggi, basti pensare al nomignolo dato agli zombie, ovvero "Puppies and kittens".
Tra i momenti più ironici ed epici ricordiamo: la forma gigante di formaggio che "pascola" sulle ripide strade americane, o anche gli "z-weed" o il museo zombie messo su da Murphy (Keith Allan). In sostanza, ogni episodio di ogni stagione è caratterizzato da momenti abbastanza seri, principalmente con il personaggio di Roberta Warren (Kellita Smith) anima del gruppo, a momenti di pura ironia con i vari personaggi "pazzeschi" della serie, tra cui Doc e Murphy.
Ogni singolo personaggio infatti, per quanto abbia delle caratteristiche ben precise, mostra sempre, prima o poi, un lato comico o che comunque ci strappa una risata; fornendoci in questo modo un approccio meno pauroso e più pittoresco dell'america post-apocalittica.
Troviamo inoltre, un personaggio totalmente dedito al ruolo di "comico" del gruppo, ovvero Doc (Russel Hodgkinson), il finto medico/hyppie del gruppo, che passa l'apocalisse zombie tra una droga e l'altra e mai a corto di ironia o situazioni bizzarre e a viaggi mentali sotto effetto della marijuana. Personaggio a dir poco adorabile, che stempera il clima teso e disastrato che dovrebbe caratterizzare una zombie series, diventando il cuore del gruppo. Impossibile non amarlo.
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In linea di massima, per quanto possano esserci dei momenti di sconforto legati alla perdita di qualcuno o a dei momenti di tensione, il genere "di sottofondo" della serie, risulta essere quello comico/ironico.
Serie consigliata a chi vuole uno show non troppo impegnativo e che gli strappi tante risate.
Black Summer
L'atteso spin-off, al contrario della serie madre, è basato su una visione molto più realistica e raccapricciante dell'apocalisse zombie, abbattutasi sul mondo intero (lo si nota anche dai colori più cupi e grigi scelti dal regista come colori base del telefilm). Fin dalla prima puntata infatti, ci proietta in un mondo fatto di terrore, angoscia pura e piena introspezione di ogni singolo personaggio, facendoci assaporare dal primo all'ultimo secondo cosa vorrebbe dire trovarsi in una situazione del genere.
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Anche solo analizzando gli Zombie delle due serie, troviamo profonde differenze, quelli di Z Nation sono tutti malandati, che faticano a mordere e che a malapena corrono; quelli di Black Summer invece, sono l'esatto opposto, raffigurati come vere macchine da guerra assetate di sangue, pronte a distruggere qualunque essere umano che gli capiti a tiro (come quello qui sotto).
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Ogni episodio inoltre, è pieno di illusioni e false speranze: dalla presentazione dei presunti personaggi principali, alla molta o molto poca importanza data alla vita umana in base alle situazioni in cui ci si trova (il famoso motto latino "Mors tua Vita mea" ne è la rappresentazione suprema).
La serie ci fa appassionare fin da subito ai vari protagonisti, immergendoci da capo a piedi nella loro situazione personale, ma nonostante ciò, senza mai esitare nel darci dei forti e drammatici colpi di scena.
Sono spesso predominanti situazioni di estremo pericolo e estrema paura, alternate a lunghissimi e a dir poco silenziosissimi e strazianti momenti di attesa e angoscia. Il tutto, reso ancora più "reale" dalla bravura del regista (Karl Schaefer, accanto al co-produttore esecutivo John Hyams) e degli attori della serie.
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Certo, alcune particolarità sono lasciate in sospeso, ma è stato fatto appositamente per creare quell'alone di mistero e curiosità che fa schizzare l'hype alle stelle.
Questa è una di quelle serie da guardare tutta d'un fiato e che ti proiettano in un "vero" mondo post-apocalittico, fatto di distruzione e morte, in cui dovrai lottare con le unghie e con i denti per le persone che ami, anche oltrepassando limiti "umani" imposti dalla società. Angosciante e da vivere col cuore in gola.
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Per ogni altra info relativa alle due serie in questione, vi rimandiamo alla scheda di Z Nation e Black Summer!