True Detective 3x08, la Recensione dell'ultimo Episodio della Stagione

Scritto da: Simone SagonaData di pubblicazione: 

"E se la fine non fosse affatto la fine?" 
Basta questa frase, non solo a spiegare il finale di questa imperdibile stagione, ma a darle un significato ancora più elevato.

L'intera terza stagione di True Detective è come un continuo viaggio nel tempo: passato, presente e futuro si intrecciano inevitabilmente e, nonostante si scelga di raccontare una certa porzione di storia, sarebbe certamente riduttivo dire che abbiamo spiegato tutta la storia.

L'ottava puntata di questo capitolo è scioccante, non solo per i colpi di scena che ci vengono proposti, ma per le domande che ci obbliga a porci.

Il Detective Hays ci ha insegnato che i ricordi sono la cosa più preziosa che abbiamo. Ma cosa accade quando le nostre ossessioni, il risentimento, il pentimento, sono fardelli troppo duri da trasportare?
Se la pensiamo così, la malattia che sta rubando dalla mente del protagonista, potrebbe quasi sembrarci un dono prezioso, una liberazione,

Eppure, Hays, fino alla fine non rinuncia al suo fardello, anzi, ne fa una ragione di vita, la stessa vita che lui e la defunta moglie hanno dedicato alla risoluzione di questo caso.

Ci viene spiegato molto della vita che hanno vissuto il detective e Amelia: del loro rapporto tormentato e spesso conflittuale. Ci viene data una chiara visione di come abbiano potuto rimanere insieme nonostante tutte le difficoltà.
Capiamo che questo caso è stato il vero collante per la coppia: Wayne e Amelia hanno capito, a loro spese, che i sentimenti scaturiti dalle loro esperienze erano ostacoli troppo grandi, per essere superati da soli.

Un finale amaro ma soddisfacente

Non abbiamo potuto far a meno di far ipotesi nel corso di tutta questa stagione, di chiederci quale oscuro segreto si celava dietro alla scomparsa dei due ragazzini.
Non abbiamo potuto far a meno di sospettare di uno o più protagonisti; di Amelia magari, o dei tormentati coniugi Purcell...

Non ci viene però rifilato alcun grande complotto, alcun giro di prostituzione: il finale di True Detective 3 è molto più semplice, e forse per questo più efficace.

L'anziano Hays e il barcollante West, scoprono finalmente cosa è accaduto alla giovane Julie; di come abbia vissuto la sua infanzia e di come abbia finito per perdere il senno a causa delle medicine somministrate.

I pezzi finalmente si incastrano tutti: capiamo chi era quella misteriosa coppia che vagava tra i bambini ad Halloween e ci vengono svelati i segreti della misteriosa famiglia Hoyt.

Nic Pizzolatto, l'autore della serie, ci regala però un finale nel finale...

Un finale nel finale

Nel momento in cui tutto è infine chiaro, e vediamo i due detective rammaricarsi davanti alla tomba della povera Julie, ci accorgiamo che siamo ancora lontani dalla fine dell'episodio.
Cosa manca dunque? ...è proprio la domanda con cui abbiamo iniziato questo articolo che ci suggerisce la risposta, e che accende una lampadina nel detective Hays.

Scopriamo incredibilmente che le vicende raccontate in queste stagione non rappresentano la triste fine della storia di Julie Purcell, bensì l'inizio.
Veniamo a conoscenza di come le suore, che avevano aiutato i due detective nel corso delle indagini, avevano protetto con astuzia la giovane ragazza, raccontando una storia differente per porre fine alle indagini e impedire agli antagonisti della vicenda di farle del male.

"La principessa nel castello rosa" è ancora viva e ha rincontrato Mike, il bambino che all'inizio della stagione piange disperato per la sua scomparsa.
Insieme hanno avuto una bellissima bambina, e vivono una vita tranquilla.

Negli istanti finali, vediamo Hays, consapevole della verità, dirigersi verso l'abitazione di Julie. C'è solo un problema: la malattia, che impedisce all'anziano uomo di incontrare la ragazzina che ha cercato per la sua intera vita...
Uno sguardo, ci suggerisce però che Hays, potrebbe aver ricordato qualcosa; qualcosa che però è arrivato il momento di lasciar andare. Per Hays, è il momento di vivere il resto della sua storia.

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