Tríada (Tryptich): la nostra Recensione della Serie TV Messicana di Netflix

Scritto da: Roberta GrecoData di pubblicazione: 

Più che una recensione, quella che segue è un’analisi inaugurata da una domanda: perché il buon potenziale e le idee interessanti devono scadere in stereotipi e merci inflazionate? È pur vero che ci troveremmo in un mondo altrettanto noioso e banale se tutti approcciassero alla scrittura degli show come Charlie Brooker o Vince Gilligan e che, delle volte, come direbbe Carrie Bradshaw, la normalità è piuttosto rassicurante.

Tryptich (Tríada) è una serie televisiva messicana basata su una storia vera e creata da Leticia López Margall, disponibile su Netflix a partire dallo scorso 22 febbraio. 

Gli otto episodi raccontano la storia di Rebecca “Becca” (Maite Perroni) che “quando viene a sapere di essere stata separata alla nascita dalle sue due sorelle gemelle, intraprende un pericoloso viaggio per scoprire la verità sulle proprie origini”.

Maite Perroni secondo l’uso degli antichi interpreti, si barcamena in un triplice ruolo, con caratteristiche fisiche e caratteriali ben distinte per ogni variante. Il tutto le riesce correttamente, spiccando soprattutto nel ruolo di Tamara e conducendo un cast altrettanto performante. 

Nulla da dire neanche per direzione, fotografia ed altre componenti quali color palette e colonna sonora. Infine, l’idea è originale, audace, presa da un fatto di cronaca piuttosto stimolante e costruita in modo davvero notevole: l’escamotage del depistaggio, per esempio, è un input geniale

La vera tragedia è come questa concreta e promettente ispirazione – senza nessunissima necessità – sia stata trasformata in una telenovela latino-americana anni '90. Con colpi di scena costruiti alla Terra Nostra e suspense alla Il Segreto.

Dark, L’Amica Geniale, Downton Abbey, Scrubs. Esempi di show estremamente diversi, con una identità ben precisa, una provenienza ben precisa, riusciti tuttavia a rendersi materiale appetibile a livello internazionale senza cadere nella farsa o nell’accumulo di luoghi comuni. Infatti, l’intento di uno scrittore di portare nel mondo un’opera che contenga materiale folk-tradizionale unito ad elementi universali, è una missione piuttosto complessa a cui fanno capo delle capacità non molto diffuse.

È evidente che su centinaia di serie TV presenti su Netflix, la maggior parte delle quali originali, non solo non ci si può aspettare che queste siano tutti degli show indimenticabili ma neanche che rispondano uniformemente ai criteri di buona riuscita. 

Nel caso di Tryptich (Tríada), laddove c’era la storia, laddove c’era il cast, laddove c’era un buon apparato, la sceneggiatura non si è dimostrata all’altezza di giungere al traguardo auspicato e di uscire da una comfort zone limitatamente messicana.

Con delle ottime premesse rese attuabili per via di una estremamente performante prima attrice e di un buon spunto di sceneggiatura, Tryptich non si è dimostrata all'altezza delle aspettative.

madforseries.it

2,0
su 5,0

Continua a leggere su Mad for Series

Articoli consigliati

Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per "interazioni e funzionalità semplici", "miglioramento dell'esperienza", "misurazione" e "targeting e pubblicità" come specificato nella informativa sui cookie. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.

Puoi liberamente prestare, rifiutare o revocare il tuo consenso, in qualsiasi momento.
Puoi acconsentire all'utilizzo di tali tecnologie utilizzando il pulsante "Accetta". Chiudendo questa informativa, continui senza accettare.