This is Us: Recensione del Quinto Episodio "Toby". Bentornate lacrime!

Scritto da: Maria Anna Cappelleri - Data di pubblicazione: 25 ottobre 2018

Siamo arrivati alla quinta puntata della terza stagione di This Is Us, la serie delle emozioni della NBC.

Dopo lo scorso episodio (di cui potete rileggere la recensione qui), pieno di azione e nuove scoperte, era prevedibile vedere una puntata un po' più introspettiva, ma non sottotono, nè noiosa.

La chiave del successo di This Is Us è la capacità di farci conoscere talmente bene i personaggi, che sembra facciano parte della nostra vita: non solo i Pearson, ma anche tutti coloro che gli gravitano attorno. E oggi, come suggerisce lo stesso titolo dell'episodio, è toccato a Toby.

Toby e Kate

Sono ormai diverse settimane che non prende gli antidepressivi, e adesso deve affrontarne le conseguenze: persino la bellissima notizia di Kate, finalmente incinta, è stata messa in secondo piano dal profondo stato di depressione in cui è fiondato il nostro Tobe. E' un problema che ha da moltissimo tempo, e lo ha "ereditato" dalla madre. Io spero davvero che questo problema si risolva presto, semplicemente ricominciando a prendere le medicine, e mi auguro che la gravidanza di Kate vada a buon fine!

La parte che in assoluto mi è piaciuta e mi ha commosso di più in più di questo episodio, è quella relativa a Miguel. Moltissimo tempo prima, aveva promesso a Jack di prendersi cura della sua famiglia, nel caso gli fosse successo qualcosa. Tiene fede a quella promessa e, semplicemente, c'è, per quella povera madre rimasta vedova, e quei tre ragazzini privi di una guida.

In estate ci hanno annunciato che nel corso di questa stagione avremmo visto un episodio totalmente dedicato a Miguel, e io sono molto curiosa di vederlo. Questa settimana ci hanno raccontato come è potuta iniziare la storia tra lui e Rebecca: la delicatezza e la dolcezza di un amico, su cui Rebecca farà sempre più affidamento.

Nel presente, Randall inizia la sua campagna elettorale come consigliere comunale, ma non va per niente bene: viste le condizioni di degrado in cui versa il quartiere, si aspettava di vedere molto più consenso attorno a qualcuno come lui che sembra impegnato a voler cambiare le cose. Però viene percepito come un outsider, un estraneo che non è di quelle parti e che non merita nè fiducia, nè tantomeno i voti.
Nonostante sia molto concentrato in questa sfida, rimane comunque Randall: l'uomo attento e devoto alla moglie che conosciamo. Cerca di sostenere molto Beth in questo momento difficile per lei, che ha appena perso il lavoro. Beth tuttavia non è sincera con lui sul proprio stato d'animo. Questa cosa sembra pronta ad esplodere quanto prima.

La ricerca di Kevin, per scoprire il passato in guerra del padre continua. Accompagnato da Zoe, a cui è sempre più legato, conosce il commilitone di Jack che abbiamo visto nell'episodio scorso. All'inizio sembra non avere le risposte che Kevin sta cercando. Probabilmente vuole rispettare il vecchio amico e il suo desiderio di lasciarsi alle spalle quei tristi momenti: Jack, infatti, non è mai stato sincero con i propri figli, e ha sempre raccontato loro di essere stato un semplice meccanico in Vietnam. Il sig. Robinson invece, rivela a Kevin il vero ruolo che svolgeva e lo avverte che "quando si tratta di quella guerra, a volte le risposte sono così oscure, che forse è meglio non averle". Questa frase mi ha colpito tantissimo, e ho quasi timore di scoprire quale sia questo oscuro segreto che Jack si è portato dentro per tutti quegli anni.

Grazie allo stesso sig. Robinson, la puntata termina con un vero e proprio cliffhanger: decide di non vuole ignorare il forte desiderio di Kevin di sapere la verità su suo padre, e gli dà delle lettere. In una, c'è una foto, in bianco e nero, che ritrae Jack e una ragazza vietnamita, che indossa la collana che Kevin regalatagli dal padre quando si è rotto la gamba.