This Is Us: la Recensione della Quinta e Penultima Stagione della Serie TV targata NBC

Scritto da: Maria Anna CappelleriData di pubblicazione: 

Attenzione: questo articolo contiene spoiler

La quinta stagione di This Is Us si è da poco conclusa negli Stati Uniti, ed è agli sgoccioli anche in Italia, dove la puntata finale è prevista per il prossimo 30 giugno su Fox.

Di recente è arrivata la conferma di ciò che si sapeva da tempo: la prossima stagione sarà quella finale per la serie di NBC, e gli episodi di quest'anno, infatti, hanno un sentore di vigilia dell'ultimo giorno di scuola, l’atmosfera dei giorni prima di un trasloco o di una partenza: un'attesa nostalgica e operosa, fatta di scatoloni che si chiudono e liste che vengono depennate a poco a poco, per lasciare tutto in ordine prima di andare via.

I creatori di This Is Us, sin dall'esordio nel 2016, sapevano quando e come sarebbe terminato il loro show. E forse è questo uno dei pregi della serie che, così, non ha avuto una trama trascinata all'infinito o annacquata con episodi poco importanti. Anzi, ha mantenuto nel corso degli anni la stessa intensità nel raccontare le emozioni umane e le dinamiche della vita di tutti i giorni, nella loro semplice complessità.

Il Covid e il Black Lives Matter

L'attualità più stringente, pur integrandosi in modo del tutto convincente nella trama, non sembra aver rovinato i piani del team di Dan Fogelman, che sono proseguiti senza evidenti deviazioni o particolari scossoni.

A differenza di altre serie TV ambientate nel 2020/2021, in This Is Us la pandemia ha giocato un ruolo per così dire indiretto: nessuno dei protagonisti ha infatti avuto neanche lontanamente a che fare con la malattia. Tuttavia, le varie conseguenze, più o meno scontate - il lockdown, le mascherine, i tamponi, la scuola e il lavoro a distanza, le videocall, i problemi occupazionali - sono state inserite nella narrazione con grazia e realismo, riuscendo talvolta a offrire degli espedienti plausibili e utili al racconto stesso, che alla fine ne è risultato privo di forzature. Ne è un esempio il video virale del balletto sexy di Randall che gli ha permesso di mettersi in contatto con l’amico della madre biologica. In un altro momento storico, forse non sarebbe stato affatto credibile.

Un altro esempio è la decisione di Kevin e Madison di andare a convivere: normalmente sarebbe stata una scelta affrettata e sconsiderata, e anche un cliché, vista poi la conclusione. Invece, in quel momento, aver deciso di trascorrere la quarantena e la gravidanza insieme, aveva totalmente senso.
Infine, anche la chiusura della scuola di danza di Beth, dovuta al Covid, in realtà poi si è prestata benissimo al gioco dei parallelismi con il passato, tipico del popolare show di NBC.

La pandemia ha anche confermato quanto valido sia stato il lavoro di caratterizzazione dei personaggi di questa serie, e ha dato loro un tocco in più: Beth che è diventata una maniaca delle pulizie, con tanto di stazione di disinfezione all’ingresso di casa; Toby che - con sediolina e frigobar - ha atteso nel parcheggio dell’ospedale la nascita della bimba che lui e Kate hanno adottato; Rebecca e Miguel, anziani, che hanno trascorso il lockdown nella baita in montagna andando in ansia quando non potevano fare altro che aspettare notizie, durante la nascita dei loro nipotini. Infine lo zio Nicky che, appena saputo della nascita dei gemelli (e in particolare del maschietto chiamato come lui), ha dimenticato la sua notoria indolenza ed è corso a farsi il vaccino per poterli andare a trovare il prima possibile.

Il movimento Black Lives Matter ha invece avuto un altro impatto, soprattutto nella prima parte della serie. Ha fornito un espediente perfetto per la crescita del personaggio di Randall e per l’evoluzione della dinamica tra lui e i fratelli, fornendoci al tempo stesso un importante spunto di riflessione su quanto determinati pregiudizi siano radicati profondamente anche in persone da cui meno te lo aspetteresti. Pregiudizi che spesso persino le persone coinvolte sono inconsapevoli di avere.

In questo senso, le sedute con lo psicologo e gli incontri con il gruppo di ascolto di Randall, e anche il confronto che ha avuto con Kate prima e con Kevin in seguito, sono stati illluminanti per gli spettatori, oltre che passo fondamentale nel percorso di analisi interiore di Randall, arrivato quest’anno finalmente ad un punto decisivo.  

This Is Us, nelle varie linee temporali in cui si svolge, non racconta altro che una crescita: bambini che diventano ragazzi, ragazzi che diventano adulti, coppie che imparano ad essere coppie, genitori che imparano ad essere genitori, anche quando i figli sono grandi. Una famiglia che matura elaborando e accettando, piano piano, il lutto che l’ha colpita. Una famiglia che impara a ricostruirsi come tale, anche quando sembra rotta e spezzata dal dolore di aver perso uno di loro.

In questa stagione, questo lungo e complesso percorso è arrivato ad una svolta. Abbiamo visto Kevin lottare per anni contro la sua dipendenza, ma negli episodi di quest’anno abbiamo capito che quello è un capitolo ormai alle sue spalle. La relazione con Madison non poteva che terminare così: i segnali erano ovunque. Ma nonostante il matrimonio fallito e la carriera in stallo, nel finale lo vediamo sereno. 

Sin da bambino, Randall lotta contro l’ansia di dover sempre dimostrare di meritare di essere dove si trova, di avere le possibilità che ha. All’inizio della serie, è in cerca dei suoi genitori biologici, delle sue radici e, in fondo, di se stesso. Possiamo dire che, in questa stagione, la ricerca è arrivata al suo culmine finale. Randall ha finalmente dato un volto reale alla madre che immaginava con i visi delle persone nere che incontrava o che vedeva in TV. Così, si è connesso con il suo passato, ha capito da dove viene e quindi, finalmente, può capire dove vuole andare

Kate, che ha sempre nascosto la sua voce, rifugiando nel cibo il suo dolore e imputando ai chili di troppo la fonte di tutti i suoi problemi, ha finalmente capito che ciò che l’ha sempre appesantita in realtà era la sua insicurezza. Ora invece, ha trovato la sua vocazione e, soprattutto, ha trovato la fiducia in se stessa necessaria per decidere di non rinunciarvi, anche se il flashforward finale ci mostra che il coraggio di questa scelta avrà un costo.

Madri e figli

Non solo le storyline principali si avviano verso la loro giusta conclusione. Il rapporto tra Beth e la figlia più grande, dopo il suo recente coming out, non è stato affatto dei più semplici. Beth crede di essere una madre aperta e moderna, eppure non riesce ad entrare in sintonia con Tess che, non sentendosi del tutto compresa e accettata, continua a respingere i goffi tentativi della madre. 

Certo, ogni relazione tra madre e figlia, nell’adolescenza, subisce un duro colpo. Ma anche questo - come per Kevin e Randall - è stato un altro caso esemplare di come il pregiudizio si possa annidare ovunque, manifestandosi nell’incapacità di gestire nel modo corretto situazioni che divergono da ciò che la società ha deciso di considerare la norma. Nell’episodio finale, però, le due hanno finalmente fatto un importante passo in avanti verso quella che hanno compreso essere la giusta direzione: l'una verso l’altra.

Anche Madison è finalmente ad una svolta: il suo personaggio non ha mai avuto un particolare approfondimento, se non in questa stagione e, in particolare, nell’ultimo episodio. L’abbandono da parte della madre ha segnato tutta la sua vita. Dopo la sua maternità,però, trova finalmente il coraggio di non accontentarsi dei surrogati, e di non arrendersi nel voler trovare la vera felicità.

Infine, mai come in questa stagione ci rendiamo conto del ruolo di vera protagonista di Rebecca

Per questo la serie dovrà finire quando lei non ci sarà più: è lei la colla della famiglia, le vite di Miguel e dei figli ruotano attorno a lei, al suo passato e ai suoi ricordi.

Per questo è poetico il modo in cui se ne andrà: a causa di una malattia terribile che la porta via da se stessa, facendola svanire a poco a poco.

Per questo il percorso travagliato di dolore e analisi dei figli alla fine, in questa stagione, li conduce tutti a lei: si riconcilia definitivamente con Kate, dopo decenni di incomprensioni e rivalità insensata; esonera dal senso di colpa e di responsabilità Randall, che si è sempre sentito in dovere di proteggerla da tutto, persino dalla storia della madre biologica; e infine, dà uno scopo e un progetto a Kevin: la casa che costruirà conserverà la memoria che a poco a poco lascerà la mente di Rebecca, mostrerà in modo tangibile la presenza indiscutibile di Jack in tutte le loro vite, anche dopo la sua morte, e sarà il segno concreto del passaggio dei Pearson e dei Big Three nel mondo.

La quinta e penultima stagione di This Is Us ci accompagna gradualmente e con grazia verso la conclusione della serie TV. 

Gli eventi dell'attualità, inseriti senza alcuna forzatura nella trama, hanno permesso agli spettatori di empatizzare ancora di più con i suoi amatissimi personaggi, che continuano a farci emozionare come il primo giorno.

madforseries.it

4,2
su 5,0

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