This Is Us 3x02, A Philadelphia Story: 42 Minuti di Malinconia
Scritto da: Maria Anna CappelleriData di pubblicazione:
Ieri è andata in onda "A Philadelphia Story", la seconda puntata della terza stagione di This Is Us, in cui sono state sviluppate solo leggermente alcune delle trame avviate nella premiere, senza però chiarire i dubbi con cui la serie della NBC ci aveva lasciato la scorsa settimana.
Un episodio all’insegna della malinconia perché ci vengono raccontati i primi difficilissimi mesi successivi alla morte di Jack. Rebecca è distrutta, ma si sforza come può per i suoi tre figli che, ognuno a modo suo, affrontano la perdita del padre. Capiamo che quello è stato un periodo decisivo per le loro esistenze e che è proprio in quei giorni che sorgono i problemi che segneranno i tre fratelli negli anni a venire: Kevin affoga il proprio dolore nell’alcool, Kate cerca di colmare i vuoti interiori con il cibo, e Randall si carica sulle proprie spalle delle responsabilità troppo grandi per un ragazzino appena diciottenne.
I tre affrontano il loro dolore in una fase cruciale della loro vita in cui dovrebbero decidere il loro futuro. Purtroppo però, lasciano che sia quel tragico evento a deciderlo per loro: Kate non invia la registrazione per il provino, Randall rinuncia ad andare lontano al College che sognava e Kevin non sa più cosa fare della sua vita, ora che con lo sport ha dovuto chiudere e non ha più il padre (“l’unico che lo prendeva sul serio”) a spronarlo.
Rebecca è sola, depressa e, comprensibilmente, non ha le energie per rendersi conto della china che stanno prendendo i suoi figli: è Randall ad aprirle gli occhi, rimproverandola di non essere riuscita a mantenere la promessa che aveva fatto loro che sarebbe andato tutto bene.
Non dobbiamo però confondere la lucidità di Randall con la forza d’animo: solo in apparenza il ragazzo sembrerebbe aver retto meglio di tutti a quanto accaduto, in realtà lui, rinunciando a College per rimanere vicino alla famiglia compie una scelta che lo segnerà nel profondo e entra in una dipendenza, profondamente diversa da quelle dei suoi fratelli, ma ugualmente infida e da cui è difficile liberarsi: diventa ossessionato dal bisogno di risolvere e sistemare tutto.
Ed è per questo forse che gli autori ci raccontano questa parte di storia in parallelo a ciò che accade nel presente. Randall, portando Deja in un centro ricreativo vicino al palazzo che hanno acquistato da poco, vede lo stato di dissesto del posto e della zona e, tanto per cambiare, si impegna ad aggiustare ciò che non funziona. Colpisce dritto nel segno Chichi, amica del padre, quando gli dice: “Hai passato tutto il giorno a cercare i problemi e a tentare di risolverli. Ma non sono i problemi a definirci”.
Rimanendo nel presente, notiamo che piano piano tra Kate e Rebecca le cose vanno sempre meglio, vengono risolti altri nodi risalenti al passato del loro complicato rapporto madre-figlia.
Contemporaneamente però, Toby dà segni di “instabilità”, e Kate si rende conto che c’è qualcosa di diverso in lui.
Ricordate che ha smesso di prendere gli antidepressivi?
Dobbiamo ancora capire il motivo che lo ha portato a questa decisione, di cui anche la moglie è all’oscuro. Di sicuro ci saranno serie conseguenze che ci verranno raccontate nel corso della stagione.
Un passaggio che sicuramente verrà sviluppato in seguito riguarda una frase un po’ scomoda affermata da Kate, che ha deciso di sottoporsi a tutti i costi alla fecondazione in vitro perchè è l’unica dei tre a poter tramandare i geni di Jack. Kevin sulle prime rimane un po’ offeso da questa affermazione, ma poi tutto sommato la prende bene. Sorprendentemente però è Randall a rimanere molto scosso da quella che per lui non dovrebbe essere una rivelazione così grave. Scopriremo sicuramente in futuro il motivo di questa strana reazione.
Venendo alla conclusione, questa seconda puntata non è stata nulla di che dal punto di vista della trama (dopo tutto, si trattava di un episodio, per così dire, “interlocutorio”): non c’è stato nessun particolare colpo di scena o evento significativo.
Tuttavia anche questa volta This Is Us ha mostrato il proprio valore aggiunto: la capacità ineguagliabile di raccontare le emozioni e farle vivere ai telespettatori, con semplicità ed efficacia.
Non ci resta che darvi appuntamento alla prossima settimana con la recensione del terzo episodio: Kevin inizia ad indagare sulla storia del Vietnam del padre e Kate si sottopone alla procedura e sogna se stessa nel passato.
Potete farvi un’idea guardando il video promozionale.
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