The Walking Dead 11x01: la Recensione del Primo Episodio della Stagione Finale
Scritto da: Matteo RossiData di pubblicazione:
Attenzione: questo articolo contiene spoiler
Una missione da compiere, una squadra da guidare, un’orda di zombie pronta ad attaccare, tutto sembra filare liscio, fino a quando un piccolo, minuscolo inconveniente non ribalta la situazione, scatenando l’inferno per i protagonisti.
Dopo i sei episodi aggiuntivi della decima stagione, che, a seguito della battaglia dei sussurri, hanno leggermente messo da parte il lato action per esplorare alcuni aspetti legati ai singoli personaggi, The Walking Dead torna con la sua ultima annata, aprendo le danze con una prima sequenza dai toni tensivi e animati.
Un segno che già anticipa un netto cambio di rotta rispetto proprio alle sopranominate puntate, e che, come aveva già anticipato in un’intervista la produttrice esecutiva, richiama un po’ alle atmosfere delle prime stagioni, nonostante Daryl e compagni siano ora decisamente più organizzati e pronti a reagire a qualunque imprevisto.
Ma andiamo per gradi.
La premiere può essere fondamentalmente divisa in 2 parti distinte: il primo blocco si concentra sulla comunità di Alexandria, che, per cercare risorse e provviste, invia un piccolo pugno di uomini in missione per raggiungere Meridian, un insediamento sotto il controllo dei Razziatori.
I protagonisti si trovano infatti in estrema difficoltà: la caduta di Hilltop e del Regno è stata un duro colpo e ha portato ad una serie di problematiche legate al sovraffollamento, come la mancanza dei beni di prima necessità.
Per risolvere la drammatica situazione, Maggie (Lauren Cohan di Supernatural) decide di formare una squadra e dirigersi verso il luogo sopracitato, ma tra una violenta tempesta e altri intoppi, la spedizione non andrà nel modo sperato.
La seconda parte è invece dedicata al gruppo guidato da Eugene (Josh McDermitt), che nelle puntate precedenti era stato fatto prigioniero da alcuni uomini equipaggiati con strane armature bianche.
I misteriosi individui fanno parte di una collettività denominata Commonwealth, la quale, estremamente rigida e prudente verso ogni contatto con l’esterno, sottopone i quattro reclusi ad una valutazione, consistente in una serie di domande personali che spaziano dalla famiglia, allo stato di salute, passando per le abilità e le attitudini.
Desiderosi di tornare dai propri compagni, la sparuta comitiva deciderà di metter in atto un piano di fuga.
Il primo episodio scorre abbastanza rapidamente senza eccessive dilungazioni a cui spesso la serie ha tristemente abituato il suo pubblico.
La scelta di narrare due storyline differenti aiuta sotto questo punto di vista: il montaggio che alterna sequenze dell’una e dell’altra trama, mantiene alta l’attenzione e non appesantisce il minutaggio, in quanto entrambe pongono spunti o basi di ciò che verrà esplorato durante la stagione.
La presenza di Negan (Jeffrey Dean Morgan di Grey’s Anatomy) nella squadra guidata da Maggie, porta infatti ad inevitabili e attesi momenti di accesso confronto con la Vedova.
Molta acqua è passata sotto i ponti dalla triste fine del marito della donna e entrambi i personaggi sono cambiati, evoluti, soprattutto l’ex leader dei Salvatori, ormai indirizzato verso un cammino di redenzione, ma la vicinanza tra i due riaccende subito le braci di quel conflitto mai pienamente risolto.
Negan teme per la sua vita e spesso la paura porta le persone a commettere sbagli o prendere decisioni estreme, e il cliffhanger che chiude la premiere ne è la prova…. ma sarà davvero così?
L’altro scenario assume invece l'incarico di presentare la nuova comunità che i sopravvissuti si troveranno a dover affrontare e, anche se al momento si tratta solo di una fugace occhiata, certamente aiuta già a comprendere alcune delle dinamiche interne.
Da non trascurare è inoltre il colpo di scena avente per protagonista Yumiko (Eleanor Matsuura), che potrebbe portare ad alcuni interessanti risvolti.
Per quanto riguarda il comparto action, come detto in precedenza, finalmente si torna ad affrontare gli zombie: nonostante le immense legioni di morti viventi siano ormai un vago ricordo, le sequenze all’interno della metropolitana riescono ad instillare il giusto senso di paura e tensione, agevolata anche dall’oscurità e dall’atmosfera claustrofobica che la location stessa tende a comunicare.
Il risultato finale è sicuramente buono e si spera che questa direzione venga mantenuta anche negli episodi a seguire.
Come una vera e propria discesa negli inferi, suggerita anche dal titolo Acheron, un rimando al fiume della mitologia greca, la prima puntata di The Walking Dead conduce il pubblico e parte dei suoi protagonisti all’interno di una metropolitana, dove il nemico potrebbe celarsi non solo nell’oscurità, ma anche fra le proprie fila.
L’idea di suddividere il minutaggio fra due storyline si rivela vincente, catturando maggiormente l’attenzione del pubblico e portando avanti più di una tematica dagli esiti ancora tutti da scoprire.
madforseries.it
3,5
su 5,0