The Handmaid's Tale 4x09: Recensione del Penultimo Episodio della Stagione
Scritto da: Maria Anna CappelleriData di pubblicazione:
Attenzione: questo articolo contiene spoiler
Siamo quasi arrivati al capitolo finale della quarta stagione di The Handmaid's Tale. Il nono episodio, Progress, andato in onda la scorsa settimana su Hulu e su TIM Vision, è stato infatti il penultimo di questa stagione e, come ogni penultimo episodio che si rispetti, è andato a toccare tutti i vari fili della trama, prima di collegarli insieme nel gran finale.
Con un salto continuo tra Gilead e Toronto, durante questa puntata, June e Luke tentano il tutto per tutto per riuscire ad avere notizie della figlia, contattando prima il Comandante Lawrence, e poi persino Nick. Nel Centro Rosso, dove Zia Lidia è ormai padrona, a sorpresa reincontriamo una vecchia conoscenza: Esther, la giovane moglie che ha ospitato le ancelle fuggitive nella fattoria all'inizio della stagione. Punita diventando un'ancella lei stessa, comprensibilmente, fatica ad accettare la propria condizione. Janine - che cerca in tutti i modi di rimanere il più possibile al centro e di non essere assegnata ad una nuova famiglia - si mostra molto utile per le zie riuscendo a convincere la ragazza ad essere più obbediente.
È ancora una volta in Canada che avviene però il colpo di scena più importante: i Waterford ricevono una visita dei coniugi Putnam, e capiscono di essere stati abbandonati al loro destino. Se anche Serena - la cui situazione processuale è più favorevole - venisse rilasciata, per lei la prospettiva di tornare a Gilead non è affatto delle più rosee: capiscono infatti che una volta lì, le verrebbe sottratto il bambino e lei verrebbe sicuramente punita, probabilmente costringendola a diventare un'ancella.
Proprio alla fine dell'episodio, Tuello confessa che i due hanno deciso per questo di fare un accordo e che daranno informazioni in cambio della loro libertà.
La notizia sconvolge tutti e in particolare June, che diventa furiosa e si scaglia contro Tuello, minacciandolo di morte.
La quiete prima della tempesta
Fino a pochi minuti dal termine dell'episodio, l'atmosfera è calma. Non vediamo i toni concitati degli scorsi episodi, soprattutto riguardo June, ma anche al Centro Rosso si respira meno tensione del passato.
L'incontro dei Waterford con Naomi e Warren Putnam, si svolge in un clima di serenità, seppur evidentemente finta.
Il colpo di scena che li riguarda non viene anticipato da molta suspense, quasi a voler far capire che è lì che si andrà a parare e, soprattutto, non ci viene mostrato ma ci viene solo raccontato per tramite di Tuello.
Dal punto di vista emotivo, tuttavia, questo episodio raggiunge una profondità e un'intensità toccata di rado. Non è facile stabilire quale sia stato il momento più toccante della puntata, tra le scene di June e Nick e la telefonata con Lawrence.
Nel casolare con Nick, Elisabeth Moss riesce perfettamente a trasmetterci le sensazioni del suo personaggio: si trova in una situazione impossibile, innamorata di un uomo che non può amare - anche per via di ciò che egli, suo malgrado, rappresenta.
Finalmente poi viene lasciata trasparire l'umanità di Lawrence: è dispiaciuto dal non poter aiutare June, a cui si sente fortemente legato. In un gioco delle parti che fa soffrire entrambi, spiega di non essere nella posizione di poter fare di più che proporre uno scambio che sa però essere inaccettabile da parte di June.
Il cambio di passo dell'atmosfera in questo episodio, è evidenziato anche dall'uso esemplare delle luci: nelle scorse puntate, specialmente le scene riguardanti June (a parte quella della testimonianza al processo) erano buie e cupe, quasi a riflettere il suo stato d'animo. In questo episodio invece, si percepisce che June, confessando al marito dell'ultimo doloroso incontro avvenuto con Hanna, sembra essersi liberata di un peso. Ma soprattutto dopo, quando parte per incontrarsi con Nick, il suo viso ha una luce che non vedevamo da settimane. È assurdo pensare che, non importa il contesto o le persone coinvolte: i sorrisi di chi sta per rivedere la persona che ama si somigliano tutti.
Come la luce, non sembrerebbe casuale neanche la scelta dei costumi: June durante l'incontro indossa infatti un cappotto rosso, molto simile alla mantella iconica della serie TV.
La prospettiva di sapere Fred e Serena Waterford liberi è però insopportabile e incomprensibile per June (e non solo). Fa da trigger ad una rabbia e ad un desiderio di vendetta che - solo in questo episodio - sembrava sopita, e si sfoga contro Tuello che, in quel momento, viene considerato il responsabile di quella decisione deprecabile.
Il nono episodio di The Handmaid's Tale 4, riprende i vari filoni della trama e, con la solita intensità che contraddistingue la serie, ci sorprende con un colpo di scena che non possiamo capire per certo dove potrà condurre la storia, ma ci permette di prevedere che il finale a cui ci prepara sarà decisamente straordinario.
madforseries.it
4,3
su 5,0