Star Trek: Picard - Recensione della Prima Stagione della Serie CBS
Scritto da: Giorgio Mele - Data di pubblicazione:
Ebbene sì, siamo arrivati anche alla fine della prima stagione di Star Trek: Picard, andata in onda pochi giorni fa. A suo tempo abbiamo parlato della prima puntata della stagione quindi adesso ci sentiamo in dovere di esprimere il nostro parere. Il nostro giudizio rispetto alla prima puntata è cambiato? Dobbiamo purtroppo affermare. Ci sono parecchi nei che faranno strizzare l'occhio ai trekker più accaniti. Andiamo ad analizzare insieme la stagione.
Gli episodi
Indubbiamente i primi episodi sono quelli che colpiscono di più lo spettatore, che nonostante la lentezza dettata dalla necessità di spiegare i fatti che unificano i due universi narrativi, introducono tematiche importanti focalizzandosi soprattutto su un problema già visto in precedenza negli episodi di The Next Generation e portandolo in un certo senso a compimento.
Sebbene ci siano soltanto 10 episodi, gli sceneggiatori riescono comunque a essere dispersivi, sprecando addirittura un intero episodio con del puro fan service che vuole giocare con la nostalgia dello spettatore. Da un lato delizia ma dall'altro impedisce alla storia di andare avanti, rimanendo ancorata al passato.
I personaggi
A parte il nostro amato Jean-Luc Picard, in questo nuovo show abbiamo fatto la conoscenza di altri personaggi che piano piano sono andati a formare il gruppo più eterogeneo che si potesse trovare su una plancia di comando.
Troviamo Raffi, che probabilmente è il personaggio più interessante presentato in questa stagione. È stato parzialmente approfondito, facendoci vedere che anche lei è stata in prima linea con Picard durante l'esodo dei Romulani e ha cercato di far luce sull'attacco avvenuto su Marte che ha causato la messa al bando di tutte le forme di vita sintetiche.
C'è Rios, il burbero con un passato triste ma che non viene svelato fino a che lui non decide di confidarsi con Raffi. Un passato che va a concatenarsi perfettamente con il corso degli eventi presenti e che da un nuovo scopo al capitano della nave.
Abbiamo poi la dottoressa Jurati ed Elnor, entrambi superficiali. Elnor è un personaggio talmente caricaturato da sembrare un elfo uscito direttamente dal Signore degli Anelli ma è necessario comunque, allo scopo di ricordare a Picard che cosa è riuscito a fare in passato, le vite che ha salvato con le sue azioni. Infine abbiamo Sette di Nove, comparsa in poche puntate ma cruciali, che ha deciso di abbracciare il passato dal quale era sempre scappata.
Coerenza
Quando si mettono le mani su franchise titanici come Star Trek, che si è sviluppato in diverse serie con più di 600 episodi al seguito, è difficile non commettere errori di coerenza. È successo in passato con Star Trek: Enterprise, la quale è entrata in conflitto con asserzioni fatte in The Next Generation e anche Picard non è esente da questi errori, che contribuiscono purtroppo ad abbassare il livello dello show.
Con le prime puntate di Star Trek: Picard eravamo partiti carichi di aspettative per una serie che avrebbe rilanciato uno dei personaggi più amati dell'intero franchise. Lo show è comunque riuscito a snaturare il personaggio principale, facendogli compiere azioni che entrano in conflitto con il carattere del personaggio che abbiamo imparato a conoscere puntata dopo puntata nelle sette stagioni di The Next Generation. Abbiamo assistito a un finale scontato che già si riusciva a predire dalla puntata precedente.
Si può solo sperare che questa stagione fosse un ponte tra la stagione successiva e il passato visto in The Next Generation e che la prossima stagione possa essere più originale e aggiunga qualcosa all'universo di Star Trek.
madforseries.it
3,2
su 5,0