Sex Education: Recensione della 2° Stagione della Serie TV targata Netflix
Scritto da: Enrico Cipolletti - Data di pubblicazione:
Attenzione: questo articolo contiene spoiler
Dopo circa un anno dall'uscita della scoppiettante Sex Education, finalmente arriva su Netflix la seconda attesissima stagione con protagonisti, come sempre, Otis & Co. in piena fase ormonale adolescenziale, con i soliti problemi che un ragazzino ha proprio in quell'età.
Sin dagli esordi, Sex Education aveva saputo attirare a se spettatori di diverse età, permettendoci di immedesimarci in quei personaggi che, a forza di stereotipi e luoghi comuni, rappresentavano tutto ciò che abbiamo provato e vissuto durante i nostri trascorsi liceali.
Ritorno in pompa magna
Se la prima stagione era stata godibile ed intrattenente, con questa nuova serie di otto episodi lo show fa il suo ritorno in pompa magna, entrando ancor più nel vivo delle vicende dei nostri, sviscerando più particolari riguardo le loro vite e, a tratti, enfatizzando sempre più gli accadimenti.
Otis, il classico bravo ragazzo, scopre un mondo nuovo, quello della masturbazione, dal quale ne diventa praticamente dipendente, ma questa sua nuova ondata ormonale va a scontrarsi con quello che è il suo rapporto di coppia con Ola, nel quotidiano e soprattutto nell'intimità.
Se in più consideriamo il fatto che per l'intera prima stagione lui non è mai riuscito ad esprimere il suo amore per Maeve (che, tra l'altro, contraccambiava a sua insaputa) ed in questa nuova stagione il loro rapporto di amicizia tendente al "qualcosa in più" è messo a dura prova dalla gelosia di Ola, abbiamo il mix perfetto per una season frizzante.
L'intera stagione vedrà lo scontro a distanza (ma non troppo) tra Maeve e Ola, con un povero Otis sullo sfondo che non sa proprio come pilotare la macchina impazzita della sua vita.
Comprimari, ma non troppo
I personaggi di Sex Education sono straordinari. Anche se basati su palesi stereotipi delle varie personalità all'interno di un liceo, ognuno di essi è caratterizzato in maniera profonda e convincente, a partire da Eric, il migliore amico di Otis, coinvolto in un triangolo amoroso con un volto nuovo della serie, l'affascinante Rahim e Adam, ragazzo che in passato aveva reso un inferno la vita di Eric bullizzandolo, ma con cui c'era stato qualcosa di molto intimo durante la prima stagione.
Interessante anche la "storyline" tra Jackson, il ragazzo più popolare della scuola, in conflitto con sua madre perché ossessionata dalle prestazioni di nuoto del figlio, e Viv, classica secchione che aiuterà Jackson a scoprire nuove passioni.
Molto importanti anche le figure dei genitori, con la madre di Otis ed il padre di Ola impegnati in una storia che prenderà una piega particolare anche a causa dei deliri di Otis.
Anche la madre di Maeve ed il padre di Otis fanno la loro prima apparizione nello show; figure assai controversa, con la prima con problematiche evidenti di tossicodipendenza, ed il secondo che a causa della sua vita libertina ha praticamente abbandonato la sua famiglia, causando tremendi dispiaceri al povero Otis.
Conclusioni
Sex Education è una serie che forse non porta sul piccolo schermo argomenti molto originali, ma quello che fa, lo fa davvero bene.
Ci viene proposta una storia con adolescenti in piena crisi, con rapporti particolari con i genitori, quotidianamente in conflitto con il mondo che li circonda, ma con quei toni comedy ed umoristici che la rendono piacevole, e le 8 puntate trascorrono lisce, leggere, lasciandoti alla fine la voglia di continuare a saperne di più dei nostri cari protagonisti.
Un mix di sorrisi e momenti dolorosi, che avevano reso lo show uno dei più belli del 2019 seriale, e che, già da adesso, si appresta a scalare le classifiche delle serie più viste e apprezzate che vedremo in questo, ancora lungo, 2020.
Sex Education è, attualmente, uno dei migliori prodotti del palinsesto Netflix, godibile, piacevole e che non stanca mai.
Un plauso per le tematiche trattate e per come vengono mostrate e narrate con i giusti toni di ironia uniti a momenti più dolorosi per i nostri personaggi.
madforseries.it
4,5
su 5,0