Servant: la nostra Recensione della Serie TV prodotta da Apple TV+

Scritto da: Noa PersianiData di pubblicazione: 

Una ninna nanna scivola lungo i tasti di un pianoforte, il suono si espande nelle orecchie come un mantra ed apre la visione ad un lungo corridoio dove una porta traghetta gli occhi verso un’oscurità totale. Corde di violini e amplificazioni di sinistri ronzii attendono impaziente lo spettatore/viaggiatore che si addentra in inquietanti atmosfere.

La serie tv è targata M. Night Shyamalan e Daniel Sackheim. Il regista indiano naturalizzato americano, dirige due episodi ed è accreditato come executive producer, mentre nella riga “ideatore” compare Tony Basgallop, autore inglese che in patria ha firmato titoli di rilievo come Inside Man e What Remains. 

Ambientata principalmente in una casa, Servant mescola caratteristiche di thriller classico con spunti perturbanti, alternando ingredienti del soprannaturale (cristianesimo magico e vodoo) e dell’horror (folk). Lo specchio interiore raffigurato dalla casa, fatto di interni oscuri (cantina) e luci soffuse, si scontra con la parte esteriore. L’esterno della dimora è, il più delle volte, soleggiato e verde ed è palco di personaggi, i passati/abitanti del quartiere. 

Le figure dentro la casa fanno parte di un nucleo famigliare, la famiglia Turner, alquanto complesso e controverso. Allarmante si potrebbe dire: con un capofamiglia, padre e marito premuroso, chef di rango elevatissimo, spinto spesso all'estremo della sua accoglienza ed apertura, che diviene quasi una malattia. Sean Turner si diletta con le sue preparazioni di piatti raffinatissimi quasi in una danza da macellaio stile Hannibal: movimenti di camera eleganti evidenziati da scelte di frame dettagliati su oggetti e funzionalità. 

La Signora Turner, Dorothy (mai scelta fu più azzeccata), vive nel suo mondo di Oz, modellato dal suo lavoro da reporter asfissiante e dal suo essere madre ansiogena di un bimbo che non esiste, o per inciso che è tragicamente morto. Tuttavia la sua fragile stabilità mentale è sostenuta dalla sostituzione del figlio con una bambola incredibilmente reale, la bambola “reborn” letteralmente “rinata”. L’arte del reborning consiste nella rivisitazione di bambole in vinile molto realistiche, lavorate artigianalmente per assomigliare il più possibile ai bambini veri. Lo scopo, nello specifico, è quello terapeutico.

Il prologo della serie tv spinge un personaggio estraneo a subentrare nel nucleo famigliare: una baby sitter, colei che si prenderà cura, nell'arco di i dieci episodi, della bambola/figlio. Leanne Grayson, giovane misteriosa, seguace fermamente cattolica, lava, veste, nutre, porta in carrozzina il piccolo Jericho, come se nulla di strano accadesse. Ma è proprio in questa quotidianità normalizzata che si sovrappone un accaduto totalmente spiazzante.  Una novità che cambierà radicalmente la narrazione della serie tv e le evoluzioni dei personaggi. Nell Tiger Free, attrice giovane di talento, si scopre a regalare silenzi, sguardi e movenze che esasperano terrore, in tutta la loro presunta innocenza. 

Servant è una serie tv elegante, il cui primo episodio girato da Shyamalan è una vera e propria perla, in un oceano esasperato di serie tv spesso troppo simili tra loro. Il merito è nelle movenze della macchina da presa, nella scelta di una fotografia lineare e brillante che ingloba una serie di personaggi che crescono insieme agli episodi. Una psicologia accurata lungo una narrazione ben incorporata, in un confine tra normalità e tragedia che si respira dal prologo all’epilogo della prima stagione.

Non è una storia di sangue e violenza, il brivido e la suspense vivono nell'intreccio creato dai personaggi con le proprie peculiarità malate, estreme, estenuanti. 
Una serie tv che lascia il segno, una serie tv vivamente consigliata

La serie tv firmata M. Night Shyamalan è una vera e propria perla, in un oceano esasperato di serie tv spesso troppo simili tra loro.

Ambientata principalmente in una casa, Servant mescola caratteristiche di thriller classico con spunti perturbanti, alternando ingredienti del soprannaturale (cristianesimo magico e vodoo) e dell’horror (folk).

madforseries.it

5,0
su 5,0

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