Riverdale, al via la Terza stagione: il processo di Archie e i nuovi Nemici
Scritto da: Maria Anna Cappelleri - Data di pubblicazione:
Oltre all’inevitabile spoiler alert, mi preme avvertire anche eventuali estimatori di Riverdale che legittimamente non volessero leggere critiche sulla serie in questione, di sospendere la lettura. Chi scrive, infatti, non considera Riverdale proprio un capolavoro, anzi: diciamo che per me è una di quelle serie che, mentre la guardo, ogni 5 minuti penso: “perchè la sto guardando?”, però continuo a guardarla lo stesso.
E no, lo so cosa state pensando, non è solo per la quantità di addominali in ogni angolo dello schermo. E’ più semplicemente a causa del fascino ineluttabile del Trash, signore e signori. Diciamo però che non disdegno affatto la sovraesposizione del petto nudo di KJ Apa...d’altronde, non è che lui abbia altra utilità nella serie, se non spogliarsi (e fare stronzate).
Il nostro Archie Andrews non sembra smentirsi neanche in questa terza stagione che, al suo esordio, lo ha visto fare cavolate come non mai e affrontare le temperature torride quasi sempre senza maglietta.
Permettetemi di fare presente che, se quando fa caldo persino le super top girls di Riverdale hanno la pelle lucida e i capelli impiastricciati dal sudore, allora noi comuni mortali possiamo dormire sogni tranquilli! Tutte sembravano patire gli effetti di questa ondata di calore di fine estate, tutte...tranne Cheryl, lei è sempre perfetta! Quanto adoro lei e le sue entrate ad effetto!
Ma veniamo a commentare le due vicende cruciali dell’episodio e, sospetto, dell’intera stagione: il processo e le sette sataniche.
In merito al processo, ho qualche appunto da fare:
- Sembrerà irrilevante ai più, però non posso non criticare la discutibilissima scelta di outfit di Archie. Il papillon non mi sembra molto appropriato per un tribunale, tantomeno se sei imputato per omicidio.
- E’ completamente assurdo che sia sua madre il suo avvocato. Chiaro che dica che sia un bravo ragazzo innocente, è sua madre! Come strategia difensiva non mi sembra molto convincente.
- Non conosco abbastanza insulti per commentare come meriterebbe la decisione di Archie che - nello sgomento generale - accetta il patteggiamento ed è pronto a farsi 2 anni di galera dichiarandosi colpevole. Fossi stata in sua madre-avvocato, lo avrei preso a ceffoni davanti a tutti, e mi son meravigliata di non vedere Betty tirare fuori il frustino, dopo che si è fatta il culo tutta l’estate per lavorare alla difesa del suo amico idiota.
I momenti di attesa tra un’udienza e l’altra ci fanno ricordare che - dopo tutto - si tratta di un teen-drama, e quindi vai di alcool, feste, serate tra amici e love-story.
In particolare, la sera prima dell’udienza in cui si deciderà il destino di Archie, lui e la sua dolce metà Veronica, insieme a Jughead e Betty, decidono di passare insieme una serata spensierata. E dove vanno? In un laghetto dove avevano smesso di andare perché c’erano le sanguisughe (!!!) ignorando il gigantesco cartello di divieto di balneazione dopo il Labour Day (che poi, che segnale è? Perchè dopo il 4 luglio o dopo capodanno sì e dopo il Labour Day no?); e, per giunta, pur essendo tutti consci del fatto che stiano andando a fare il bagno, nessuno indossa il costume.
Ma è tutto normale, così come è credibilissimo che stiano lì tutta la notte con il fuoco acceso senza venire divorati dalle zanzare.
L’altra serata in allegria è invece la festa in piscina da Cheryl, che però si trasforma subito in un'altra faida tra Serpents e Ghoulies, rei di aver rapito il cane mascotte della gang capitanata da Jughead, e da Betty, visto che a quanto pare ora è definitivamente stata incoronata come Serpent Queen...BAH!
Hotdog (il cane) viene tratto in salvo, grazie anche all’intervento propizio di Cheryl, armata di arco, frecce e mantellina rossa. Ancora una volta: una normalissima serata tra amici adolescenti e io ho finito le gif sconvolte.
Passiamo però all’altro filone della trama che so già ci darà immense soddisfazioni durante la stagione, e che ha come protagonista Alice Cooper, la madre di Betty.
Dopo la scoperta che il suo caro maritino aveva l’hobby di ammazzare e terrorizzare mezza città, anziché reagire come chiunque al suo posto avrebbe fatto (cioè andare a farsi consolare dal suo ex, F.P., che non desidererebbe altro), inizia a frequentare la Fattoria, The Farm: una setta a tutti gli effetti. La conoscevamo di già perché è lì che si era rifugiata la figlia Pollie dopo aver dato alla luce i suoi due gemelli, figli del rapporto semi-incestuoso con il defunto Blossom.
Ebbene, mamma e figlia hanno perso completamente il senno, sono totalmente soggiogate dal grande capo (tale Edgar, che verosimilmente conosceremo presto) e cercano di coinvolgere anche Betty nella fiera della follia. Lei per fortuna però riesce a tenersi distanza, rimanendo lucida e forte (se non consideriamo le tonnellate di psicofarmaci che prende).
Fino a quando però, assiste alla scena clou dell’episodio; una scena che è difficile descrivere resistendo alla tentazione di prendere il pc e lanciarlo contro il muro.
Avete capito a cosa mi riferisco: falò, gente attorno che recita cose incomprensibili, Alice e Pollie che alzano i due gemellini in alto sul fuoco, poi li lasciano, ma ste due povere creature rimangono a levitare nel vuoto.
BOOM: Betty sviene e inizia ad avere le convulsioni, e io credo sia capitata la stessa cosa anche a qualche telespettatore.
Insomma, si toccano alti livelli di nonsense, tra cui non vorrei fosse trascurato l’aspetto che questi intelligentoni fanno un rituale del genere nel vialetto di casa...IO BOH!
Cioè, cose del genere è più normale vederle in luoghi isolati, lontani dalle abitazioni...in mezzo a un bosco per esempio.
...e infatti.
Per tutta la puntata, Jug viene stalkerato da questo strano tizio, Dilton, che non riuscendo a parlargli, gli lascia sul tavolo il disegno di una specie di mostro spaventoso (Re Gargoyle) e una mappa, con dei simboli rossi (che se siete stati attenti, si sono già visti qui e là).
E il nostro Mr. Cappellinodilanapurecon40gradi che fa? Ma certo! Senza avvisare nessuno segue la mappa, da solo, e si ritrova in mezzo al bosco, da solo, davanti a quello che appare un vero e proprio rito satanico: uno scheletro di una specie di uomo con testa di caprone (presumo trattasi del sopracitato Re Gargoyle), con attorno candele, simboli, e due ragazzi prostrati davanti alle ossa, apparentemente esanimi, che schiumano della roba verde.
Mi viene quasi da pensare che gli sceneggiatori siano sotto effetto di Jingle Jangle, altrimenti non riesco a capacitarmi di tutto ciò.
Ah, quasi dimenticavo: ho notato e apprezzato che (finalmente) Veronica Lodge stia riuscendo ad allontanarsi dalla sua famiglia (anche se non mi bevo la scenetta della madre innocente e prigioniera che non può uscirne perché rischierebbe troppo).
Ok, penso di aver parlato abbastanza di Riverdale, per stasera basta trash. Alla prossima puntata!