Recensione della 2° Stagione di Guida Astrologica per Cuori Infranti: un Arrosto Bruciato Ben Confezionato
Scritto da: Roberta GrecoData di pubblicazione:
Attenzione: questo articolo contiene spoiler
Se cercate una distrazione leggera e senza particolari pretese per evadere dalle tremende notizie che affollano i network e i telegiornali delle ultime settimane, la seconda stagione di Guida Astrologica per Cuori Infranti è quello che fa per voi. E se nel mentre finite di scrivere una e-mail, fate una passeggiata o svolgete dei lavori domestici potete star certi di non perdere scene da brivido, frasi che ricorderete per sempre o interpretazioni da premio Oscar.
Il problema delle cosiddette serie TV leggere è che ce ne sono troppe, che ce n'è sempre una meglio di un'altra e che sotto un'atmosfera armoniosa, una battutina sarcastica e delle ambientazioni da sogno deve pur esserci qualche contenuto, se proprio non travolgente che almeno mischi un po' di entusiasmo.
La seconda stagione della serie televisiva originale Netflix basata sui romanzi di Silvia Zucca è il classico esempio di una reale mancanza di prospettiva a lungo termine. Nonostante il primo capitolo di Guida Astrologica per Cuori Infranti sembrasse un prodotto carino che se lavorato nel modo corretto avrebbe condotto a un originale risultato così come accaduto molte altre volte (per esempio con Gilmore Girls), dopo i nuovi sei episodi, il buon potenziale ha lasciato il posto a una conclusione banale ottenuta con il minimo lavoro d'immaginazione.
La storia
Nell'ultimo episodio della prima stagione Alice vede Davide intento a baciare un'altra donna. Questo finale aperto avrebbe potuto condurre la storia verso direzioni interessanti che tuttavia non sono state neanche prese in considerazione.
Dato per assodato che questa serie televisiva non possiede una sceneggiatura originale è pur vero che a un certo punto gli uccellini abbandonano il nido, i bambini iniziano la scuola e le tartarughe corrono verso il mare. Or dunque perché continuare pedissequamente a seguire una narrazione di eventi che palesemente funziona più sulla carta che sullo schermo? Sarebbe grandioso conoscerne il motivo.
Anziché dare più spazio alle storie della prima stagione approfondendole poco alla volta e arricchendo le vite dei personaggi e i loro rispettivi legami, la trama si tinge immotivatamente di grigio tentando di restituire un tono drammatico senza però riuscire nell'intento di commuovere il pubblico. Le vicende in questione sono l'aborto spontaneo di Alice e il passato difficile di Davide Sardi.
Nel primo caso, strutturalmente la questione della gravidanza spruzza un po' di melodramma e di tensione da situazione in sospeso nell'ormai personaggio monotono di Alice e funge da deus ex machina per Carlo di modo che, di punto in bianco, appenda gli ormoni al chiodo e prenda in mano la situazione, come un vero uomo.
Eppure nonostante la sceneggiatura tenti di affossare il personaggio di Carlo in tutti i modi, grazie alla sua ottima recitazione, Alberto Paradossi si riconferma il migliore del cast.
Per quel che riguarda il secondo punto - I dolori del Giovane Sardi - per evitare ad ogni costo di sporcare l'armatura del bel principe e per donargli un alone di mistero è stato necessario renderlo un allocco, prigioniero del suo passato e inconsapevole dei bisogni suoi e di chi gli gravita attorno.
Un minuto di silenzio, inoltre, per Tio. L'attore, conduttore e astrologo dall'aspetto affascinante, il carattere carismatico e la saggezza delle stelle che ha dimenticato di vivere la sua vita per diventare la fata madrina di una Cenerentola più sgangherata di quella delle fiabe. Per carità, qualche scena in cui Tio sembra avere possesso delle sue facoltà fisiche e mentali è stata inserita al fine di intontire il pubblico ma è nulla al confronto di ciò che poteva esser fatto con un personaggio così stravagante e con un attore così particolare e seducente per la macchina da presa quale Lorenzo Adorni.
Infine, la narrazione è piena di conclusioni da favola talmente avulse dal mondo reale da offendere l'intelligenza e il raziocinio degli spettatori.
Il tema
Se in Bridgerton i temi dovrebbero essere legati alla fiducia, alla menzogna e all'amore familiare e in The Bold Type quelli dell'amicizia, della ricerca del sé e dell'indipendenza, Guida astrologica per cuori infranti non affronta né tematiche spiccatamente sociali né particolari arterie emotive e quotidiane. L'unico messaggio che la serie TV sembra veicolare è di controllare con cautela l'orario della propria nascita di modo che la carta natale che ne riuscirà sarà esatta e potrà guidarci alla ricerca della stabilità e della gioia.
La credibilità
Le scene in cui una Alice ansimante guarda Davide masticare, in cui i due si incontrano per volere del destino tra le folle parigine e in cui poche ore dopo si saltano addosso in quello che nonostante tutti i nonostante è un frame molto ben curato da guardare sono del tutto immotivate. C'è da chiedersi come si sia arrivati a tutta questa potente miscela di innamoramento e desiderio.
Seppur vero che non è necessario far contorcere gli stomaci degli spettatori nell'attesa estenuante che due protagonisti si diano finalmente da fare come per Dawson e Joey, qualcosina che debba permettere alla persona con gli occhiali inforcati e la borraccia a portata di mano che sta guardando la serie TV di immedesimarsi, emozionarsi, ridere e tanto altro dovrebbe esserci. Nella storia d'amore tra Davide e Alice manca la spinta che muove i due personaggi, mancano le piccole cose che li hanno fatti innamorare. È un enigma come Gusmano e Rosiello siano riusciti a pescare la chimica necessaria a girare le scene più intime.
Il cast
Con la stella di Lorenzo Adorni che si prepara a una discesa triste e vorticosa, Alberto Paradossi che riesce a risaltare contro tutte le premesse e Lucrezia Bertini ed Emanuela Grimalda che, nonostante le buone intenzioni, conservano i risultati poco soddisfacenti della prima stagione, Euridice Axen si muove agile, bellissima e poco arrogantemente in un ruolo che non le rendeva facile il compito di risultare credibile o tantomeno utile ai fini di una bella storia.
Per ciò che concerne Claudia Gusmano, la sua mimica è interessante e l'uso del corpo molto convincente. Tuttavia, la sua recitazione sia nella timbrica che nelle pause strizza un tantino l'occhio a quella della Mastronardi ne L'Allieva. Sarà perché proprio in quella fiction le due giovani attrici recitavano fianco a fianco?
Tutt'altro discorso è quello che investe Michele Rosiello che se nella prima stagione appariva fuori coro e meno in parte di tutti gli altri è possibile che il poveretto non sappia dove trovare le energie per coinvolgere il pubblico e per mettere al servizio della serie TV ciò che ha studiato in virtù della tremenda staticità del suo ruolo.
La regia di Guida Astrologica per Cuori Infranti 2 è molto carina. Anche le musiche lo sono. Torino e Parigi sono due città meravigliose.
Tutto ciò però non basta a confezionare un buon prodotto la cui discriminante in questo caso è proprio la materia prima: il suo contenuto. Un arrosto bruciato ben confezionato.
madforseries.it
2,5
su 5,0