Omicidio a Easttown: Recensione Senza Spoiler dell'Avvincente Serie TV targata HBO

Scritto da: Maria Anna CappelleriData di pubblicazione: 

Non solo un thriller, ma molto di più: è una storia struggente e commovente, in grado di fare emozionare, arrabbiare e riflettere. Incolla allo schermo e, quando non lascia col fiato sospeso, il fiato lo spezza. É Mare of Easttown, la nuova miniserie crime di HBO, che verrà trasmessa su Sky il prossimo 9 giugno con il titolo Omicidio a Easttown.

Mare Sheehan è una talentuosa detective in una piccola cittadina di periferia in Pennsylvania, Easttown, dove si conoscono praticamente tutti. A casa non vive una situazione familiare facile e a lavoro si occupa solitamente dei piccoli reati che avvengono in paese. Ma nell'ultimo anno, la scomparsa di una ragazza ha sconvolto l'intera comunità, e presto un altro crimine efferato la terrà occupata con le investigazioni.

Non ci sono a disposizione molti aggettivi in grado di descrivere l'interpretazione di Kate Winslet nel ruolo della protagonista: è semplicemente eccezionale.

L'incredibile talento di Kate Winslet

Il personaggio di Mare è già perfettamente caratterizzato, molto complesso e pieno di sfaccettature, ma Winslet riesce a darle un'autenticità e una profondità che lasciano senza parole.

L'attrice porta sullo schermo una donna forte e fragile allo stesso tempo. Senza trucco, messa in piega e con pochi fronzoli, è una donna spezzata dal dolore e dalla perdita, che, tuttavia, non si lascia trascinare a fondo dalla sua sofferenza: reagisce con resilienza e forza di volontà, e indaga sul suo dolore con la stessa scrupolosità che impiega nei suoi casi e, man mano che gli episodi scorrono, fa riaffiorare la propria sensibilità da quel guscio di astio e cinismo che ha costruito attorno a sé.

Gli altri attori che la accompagnano, che siano veterani o alle prime armi, comunque ci regalano performance di ottimo livello. Tra di loro menzioniamo l'amica nella realtà e nella serie Julianne Nicholson (The Outsider, Master of Sex, Law and Order True Crime) che interpreta Lori Ross; Jean Smart (Hacks,  Watchmen) nel ruolo della madre di Mare, Helen Fahey; nei panni dell'affascinante scrittore Richard Ryan c'è poi Guy Pierce (La Saga dei McGregor, When We Rise), e poi ancora Enid Graham (The Sinner) che è bravissima nel ruolo di Dawn, madre della ragazza scomparsa Katie Bailey. Infine, il collega detective Colin Zabel, intepretato dal poliedrico Evan Peters (il Tate Langdon di American Horror Story, e Pietro in WandaVision, ma anche visto in One Tre Hill e Pose).

Se vi è piaciuto True Detective, non potete perdervela

Sebbene dal nostro lato del mondo non si possano apprezzare alcuni particolari - come l'accento del luogo, che pare sia stato reso alla perfezione - è evidente che da parte del cast e di tutti coloro che hanno lavorato a questa serie, ci sia stata un'attenzione ai dettagli che non si vede spesso in un prodotto televisivo. Omicidio a Easttown ha infatti una qualità altissima che non ha nulla da invidiare ai mostri sacri della HBO, e non solo. Ai fan del genere, infatti, sembrerà del tutto calzante il paragone con la prima stagione di True Detective, e non si sbagliano.

Le indagini e investigazioni sono la componente principale della trama: i colpi di scena, i misteri e gli intrecci riescono a coinvolgere lo spettatore sin da subito, e fino alla fine. Eppure, per quanto l'architettura narrativa sia da manuale, questa miniserie va molto aldilà della categoria entro cui si ascrive.

Negli episodi vediamo un' America che non vediamo spesso rappresentata, o comunque, quasi mai in modo così accurato. E' l'America della crisi degli oppioidi e dei farmaci, che rovina vite e famiglie, che impoverisce economicamente e socialmente e che, negli ultimi vent'anni, ha ucciso più delle armi da fuoco, più dell'HIV nel picco dell'epidemia, e persino di più del Covid. Un dramma sociale e umano di cui si parla molto poco, e quasi affatto al di fuori degli Stati Uniti ma che, anche grazie a serie TV come questa, trova spazio e diventa il tema di discussione che merita. 

La dipendenza e altre tematiche complesse come il dolore e il lutto vengono rappresentate negli episodi con realismo e autenticità, senza scadere nei cliché, senza tralasciarne gli aspetti più critici e duri e, soprattutto, senza esprimere giudizi. Il loro approfondimento è funzionale all'evoluzione dei vari personaggi, i quali hanno tutti un arco ben strutturato e caratterizzato, che tuttavia lascia libero lo spettatore di farsi un'idea propria: le decisioni e le scelte dei personaggi non vengono presentate a priori come giuste o sbagliate, ne viene invece evidenziata la complessità, e il loro essere frutto delle circostanze e degli eventi, che inevitabilmente guidano e plasmano la vita delle persone, ma non necessariamente la definiscono.

L'interpretazione fenomenale di Kate Winslet, la cura dei dettagli di regia e sceneggiatura, la costruzione meticolosa dei personaggi e il realismo nel rappresentare tematiche umane complesse, fanno di Mare of Easttown uno dei migliori drama del panorama televisivo attuale.

Una miniserie di sette episodi, uno più intenso dell'altro, che vi terranno attaccati allo schermo fino alla fine.

madforseries.it

4,5
su 5,0

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