Old but Serial: vi ricordate la Serie TV Piccoli Brividi, tratta dai Racconti di R. L. Stine
Scritto da: Enrico Cipolletti - Data di pubblicazione:
Torna Old But Serial, la nostra rubrica quindicinale dedicata alle serie più vecchiotte, e lo fa con una serie TV molto cara a noi ragazzi vissuti negli anni '90: stiamo parlando di "Goosebumps", da noi "Piccoli Brividi".
Dopo la tiratissima vittoria nel sondaggio che abbiamo lanciato nella nostra pagina Facebook, avvenuta ai danni di Smallville (ne parleremo prima o poi...), Piccoli Brividi prende per sé tutte le scene dei nostri editoriali, ma la domanda è: cosa avrà fatto questa serie per entrare nel cuore dei bambini dell'epoca? In realtà niente, perché i meriti sono tutti della serie di libri di racconti del terrore da cui è tratto lo show.
Il fenomeno editoriale
Scritti da Robert Lawrence Stine, questi racconti horror per ragazzini ebbero un successo enorme negli anni '90.
Pubblicati dal 1992 al 1997, furono in totale sessantadue i volumi usciti in quel lasso di tempo e spiattellavano i principali temi della letteratura horror, rendendoli però più fruibili da un pubblico di più piccoli.
La serie TV
In seguito al grande successo dei libri, appunto, nacque la serie TV, di cui di seguito potete trovare l'accattivante sigla...
Una sigla di neanche un minuto, realizzata in maniera pessima, dove ci viene mostrato questo tizio misterioso su una collina, con una valigetta che una volta aperta fa volar via dei fogli, con questa "G" di Goosebumps che attraversa la cittadina, ed al suo passaggio accadono eventi strani e maligni. Se il buongiorno si vede dal mattino...
Uscito negli Stati Uniti nel 1995, e arrivato circa un anno dopo in Italia, lo show riportava sul piccolo schermo soltanto i migliori racconti.
La serie è composta da 4 stagioni, per un totale di 74 episodi dalla durata di una mezz'ora scarsa, e fu concepita come serie antologica.
La sua forza fu quella di poter mostrare ai piccoli lettori dell'epoca tutto ciò che avevano letto ed immaginato, pur facendolo con una qualità davvero scarsa; infatti i primi effetti speciali, pur essendo orribili, davano la possibilità agli autori di ricreare scene abbastanza fedeli per orrore e raccapriccio a quelle dei libri.
Le storie non prevedevano mai la morte di uno o più personaggi, e solitamente i protagonisti delle varie vicende erano bambini e ragazzini, il tutto in un'ambientazione ad hoc per ogni puntata.
A volte i racconti venivano suddivisi in più puntate (di solito due parti), vedi il primo episodio "La maschera Maledetta", o storie come "Il campeggio degli orrori", "Il mistero dello scienziato pazzo", "Il fantasma della porta accanto" ecc.
Riguardando alcune puntate oggi, la domanda che sorge spontanea è: "Ma perché?", eppure nonostante i mille difetti di Piccoli Brividi, eravamo sempre li, pronti a scoprire un nuovo orrore in una casa infestata, o ad osservare la furia omicida di un pupazzo parlante assatanato.
Di recente la serie di libri è stata anche omaggiata con dei film usciti al cinema (evitati di proposito come la peste), ma tutto questo non ha fatto altro che confermare e ribadire che i racconti di R.L. Stine sono un'icona pop anni '90, e niente e nessuno potrà cambiare questo.
La serie fu soltanto un prolungamento del successo dei libri, ma ebbe comunque un discreto seguito. Voi l'avete mai vista? E se si, qual'è il vostro episodio preferito? Qualora ne abbiate uno...