Most Dangerous Game: Recensione della nuova Serie TV Quibi
Scritto da: Enrico Cipolletti - Data di pubblicazione:
Con l'arrivo di Quibi è cambiato il concetto di fruire un prodotto seriale, la nuova piattaforma americana si è presentata sul mercato offrendo serie tv con episodi di durata brevissima, come Survive (che abbiamo recensito in questo articolo), godibili in qualsiasi momento.
Un'altra delle proposte che ha attirato la nostra attenzione è Most Dangerous Game, di cui, al momento della realizzazione di questa recensione, sono usciti otto episodi dalla durata che varia, anche qui, dai 5 agli 8 minuti.
La serie è ispirata ad un racconto, divenuto oramai un classico, di Richard Connel che parla di un gruppo di ricchi disposti a pagare molti soldi per fare una battuta di caccia avente come preda un essere umano.
Nella serie di Quibi il protagonista è un uomo, Dodge, malato di cancro con pochissime aspettative di vita, con debiti pesanti, sposato e con un bambino in arrivo.
Ad un certo punto accetta una proposta assurda, cioè farsi cacciare per 24 ore in cambio di una ricca ricompensa da lasciare alla sua famiglia. Ogni ora che passerà rappresenterà per la malcapitata preda un traguardo "premiato" con 50.000 $ direttamente sul suo conto corrente, fino ad accumulare una cifra incredibile al raggiungimento dell'obiettivo finale, la salvezza.
L'artefice di questa proposta fuori di testa per Dodge, interpretato da Liam Hemsworth (fratello di Chris Hemsworth), è un sinistro personaggio interpretato da quel geniaccio di Christoph Waltz, che premerà molto sulla situazione familiare e di salute del nostro protagonista per convincerlo ad accettare il sadico gioco.
Una trama interessante anche se non originalissima, raccontata al momento in otto episodi con una netta distinzione di intensità e vivacità tra i primi quattro episodi e quelli successivi.
Per i primissimi episodi ci viene mostrata in maniera molto riassuntiva (non potrebbe essere altrimenti vista la durata degli episodi) la situazione di Dodge e tutta la vicenda che porterà lo stesso ad accettare la proposta.
Qui i ritmi sono molto blandi, tali da rendere la narrazione noiosa, quasi a voler "skippare" la parte di minutaggio più lenta per passare direttamente all'azione e vedere come il protagonista se la caverà con l'ardua sfida.
Arriviamo all'azione pura dal quinto episodio in poi, dove la situazione si fa estremamente più interessante, tanto da rinvigorire gli animi di chi si è sorbito il malloppo iniziale.
Dodge si trova in un bar con il sadico organizzatore della caccia, che parte proprio da qui, e l'adrenalina comincia a salire.
La fuga del nostro protagonista è subito in salita, e lo spettatore comincia ad entrare realmente in sintonia con il personaggio, tifando per lui e soffrendo con lui.
La tensione è alle stelle in ogni episodio da qui in poi, dove Dodge si trova a fuggire senza sosta dai suoi cacciatori, spietati ma che si metteranno i bastoni tra le ruote tra loro, cosa che aiuterà ovviamente il protagonista.
In definitiva
La serie è carina, ma niente che faccia gridare al miracolo. Dopo una prima parte pesante e allungata per troppi episodi (quattro, ma ne bastavano due di presentazione) si passa all'action totale, con picchi di tensione, appunto, e ritmi molto serrati, che rendono più piacevole ed intrattenente il prodotto.
Al momento il miglior personaggio è quello interpretato da Waltz, grazie al carisma dell'attore e per la scrittura del personaggio, classico sadico insensibile che finge premura per il suo interlocutore solo per interessi personali; un interesse che si traduce nel realizzare una sadica caccia all'uomo, che, comunque vada a finire, renderà ricco qualcuno, che sia preda o cacciatore.
Nel complesso, quindi, un prodotto realizzato bene, ma che avrebbe un potenziale maggiore che, non capiamo ancora per quale motivo, non è ancora sfruttato a dovere, e che depotenzia di carisma il tutto.
Detto questo, la domanda che ci stiamo ponendo è: ma sono le serie originali la forza di Quibi, o è Quibi che solo concettualmente è una buona idea?
Ciò che è certo è che Survive si è presentata bene, mentre Most Dangerous Game, al momento, fa il compitino senza acuti.
Most Dangerous Game è una serie tv buona, ma non buonissima.
La vera forza della piattaforma per il momento è la piattaforma stessa e le sue idee, ma come qualità per alcune serie non siamo ancora al massimo del livello.
Ad ogni modo il giudizio per Most Dangerous Game è con riserva, e sarà interessante vedere come continuerà lo show.
madforseries.it
2,5
su 5,0