Messiah: la Recensione della tanto Criticata Serie TV targata Netflix
Scritto da: Simone SagonaData di pubblicazione:
Netflix ci dà il benvenuto negli anni '20 con una nuova e interessante proposta televisiva: un thriller politico-religioso intitolato Messiah.
Già dal primo annuncio, la serie ha fatto parlare di sé, e ha generato numerose critiche, nonostante non fossero ancora ben chiari quali sarebbero stati gli argomenti trattati.
Creata da Michael Petroni, Messiah propone tra i protagonisti Michelle Monaghan (già vista nella prima stagione di True Detective) nei panni dell'agente della CIA Eva Geller, e Mehdi Dehbi, interprete del misterioso Al-Masih. Tra i volti noti dello show, anche Tomer Sisley, John Ortiz (Mayans M.C.) e Melinda Page Hamilton (How to Get Away with Murder, Damnation, Mad Men).
Un inizio veramente interessante
Dai primi istanti intuiamo che non si tratta della classica serie tv: ci troviamo infatti in un ipotetico futuro non troppo lontano, in cui l'Isis ha riacquistato parte del suo potere e minaccia la conquista di Damasco. Al culmine di questo inevitabile evento, un misterioso personaggio, che si farà chiamare Al-Masih, comparirà dal nulla predicendo una tempesta di sabbia che salverà la popolazione dalla terribile minaccia.
Questo evento poterà circa duemila abitanti della città a seguire il misterioso messia nel deserto, verso Israele, attirando l'attenzione dei media internazionali e generando curiosità e non pochi interrogativi nelle popolazioni e nelle istituzioni occidentali, finanche alla CIA, che inizierà a sospettare che si possa trattare di un sofisticato piano pensato da una cellula terroristica.
Come se non bastasse, sui vari mezzi di diffusione inizierà un dibattito inusuale e per certi aspetti surreale, tra chi è scettico sulla genuinità del protagonista e chi invece lo supporta appieno.
Ma quali sono gli aspetti positivi? E i negativi?
C'è sicuramente da dire che a questa particolare sinossi e agli altrettanto interessanti sviluppi, si aggiungono degli effetti speciali sorprendenti e un ottima fotografia. Ma non avevamo particolari dubbi se pensiamo all'ingente budget investito in questo show.
Anche la recitazione di pressoché tutti gli attori risulta molto buona, e il racconto e l'approfondimento dei loro personaggi è altrettanto apprezzabile, anche se spesso penalizzato da qualche elemento di trama forse un po' forzato.
E di negativo che dire? I personaggi proposti sono sì ben approfonditi e con un evoluzione realistica, ma il loro gran numero purtroppo va ad appesantire in parte i già carichi dieci episodi proposti.
Parallelamente alla storia principale vengono raccontate numerose trame secondarie, che risultano spesso difficili da seguire e molte delle quali vengono purtroppo lasciate in sospeso o inspiegabilmente abbandonate.
Messiah o Black Mirror?
Guardando questa serie tv, ci è capitato spesso di avere dei flash della famosa serie tv di Charlie Brooker.
In effetti, Messiah ci propone una dura riflessione sull'impatto che certi eventi possano avere sulla società, anche e soprattutto sotto la spinta propulsiva dei social media.
Lo show evidenzia quanto sia facile condizionare nazioni e continenti, e come intere masse possano essere portate a compiere le azioni più disparate per seguire una fede.
Ma ci lascia ancor più sconvolti quando capiamo che, l'essere umano credulone, che troppo spesso dà per scontata la veridicità di ciò che vede in televisione o legge su internet, sia capace di abbandonare ancor più velocemente una fede data fino al giorno prima per assodata.
Una umanità la cui bussola è dettata dal personaggio che appare più carismatico e ammaliante, sempre meno capace di ponderare le proprie scelte con razionalità.
In conclusione
Dopo aver visto il finale di questa prima stagione, che ovviamente non vi andiamo a spoilerare, siamo più che convinti che Messiah sia stata l'ennesima occasione perduta.
Ma non solo: molte domande sono rimaste in sospeso, così come molte storie lasciate in sospeso (quasi da sembrare un lungo trailer), anche se speriamo saranno riprese in un probabile secondo capitolo.
Un vero peccato per una serie tv iniziata veramente bene e lentamente deragliata. Virando di poco la propria rotta, Messiah avrebbe, secondo noi, potuto essere una proposta assolutamente memorabile.
Messiah è una serie tv veramente interessante, anche e soprattutto per i numerosi spunti di riflessione che ci propone. Lascia però l'amaro in bocca per molti degli sviluppi a cui assistiamo.
Uno show caratterizzato da ottime location e premiato da una buona recitazione. Penalizzato invece dalle troppe trame secondarie e dalle trame spesso lasciate inspiegabilmente in sospeso.
Una serie tv che definiremmo un'occasione persa ma che sicuramente è degna di esser vista e non è sicuramente da buttare.
Una seconda stagione ben concepita potrebbe risultare sicuramente interessante, e potrebbe correggere alcuni degli errori commessi nella prima.
madforseries.it
3,0
su 5,0