Lucifer 5: la Recensione della Prima Parte della nuova Stagione in onda su Netflix

Lucifer 5: la Recensione della Prima Parte della nuova Stagione in onda su Netflix

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Attenzione: questo articolo contiene spoiler

Sembrano passati secoli dalla minaccia della cancellazione di Lucifer: orde di fan inferociti contro la Fox imploravano l’emittente di ripensarci, mentre inondavano l’internet con tweet commossi, articoli accorati e post supplicanti.

Poi arrivò un supereroe dal mantello rosso e la N targata sul petto, annunciò il salvataggio della serie e, in seguito, persino il suo rinnovo per altre due stagioni

Se ricordate, abbiamo seguito e commentato insieme la quarta stagione (ritrovate qui l’articolo), e avevamo felicemente constatato un netto miglioramento dello show, rispetto alla precedente gestione. 

Come avrete potuto leggere nella recensione dei primi quattro episodi, questa stagione sembra confermare l’indirizzo intrapreso lo scorso anno da Netflix, che era riuscita nell'intento di conferire più spessore ai personaggi e più sfumature alla trama, e che ora procede nel racconto in modo credibile e avvincente.

Se avete finito di vedere tutte le nuove puntate, analizziamole bene insieme!

Un poliziesco-fantasy di difficile categorizzazione

Se c'è un elemento che caratterizza la gran parte delle serie tv degli ultimi anni, è la difficoltà a trovare una etichetta esclusiva e univoca. Lo stesso si può dire di Lucifer, che è connotata da inequivocabili elementi fantasy, nonché dai più classici caratteri polizieschi, ma non può essere definito in nessuno dei due modi né in nessun altro.
Quanto detto è ancora più vero in questa stagione, dove i "casi" da risolvere sono ancora più di prima meramente funzionali alla trama orizzontale, oppure alle side story di alcuni personaggi secondari (vedi Ella Lopez).

Personaggi nuovi...

Non era facile replicare il guizzo di ingegno avuto dagli sceneggiatori nella creazione del personaggio di Eve, che ha avuto il pregio di rendere la quarta stagione la migliore di Lucifer fino ad ora. È per questo che, in tutta sincerità, non mi ha entusiasmato particolarmente il nuovo personaggio di quest'anno: l'arcangelo Michael, gemello di Lucifer.
L'idea, di per sé è molto intrigante, ed è stata sviluppata anche in modo interessante, se ci dimentichiamo della sceneggiata da telefilm anni '90 di Chloe che fino all'ultimo sembra aver creduto alla farsa e sembra pronta ad andare a letto con il gemello sbagliato. 

È il personaggio di Michael che non convince, almeno fino ad ora: infatti, a differenza di Eve, Charlotte, e persino di Cain (aka Marcus Pierce, interpretato da Tom Welling), Michael sembra piatto, perché viene tratteggiato unicamente come il fratellino sfigato e geloso, che vuole mettersi in buona luce davanti ai genitori facendo i dispetti al fratello più grande.
Chissà se la seconda parte della stagione, che indiscrezioni prevedono in uscita entro la fine del 2020) riuscirà a dare al personaggio di Michael la giusta profondità, necessaria affinché tutta la narrazione non perda di valore.

...E personaggi vecchi

Uno degli elementi di forza di Lucifer è, sin dalla prima stagione, la presenza di personaggi secondari molto interessanti anche se, fino alla guida Netflix, alcuni di loro non avevano avuto l'approfondimento che meritavano.

In questa quinta stagione, tuttavia, dobbiamo notare qualche piccolo aspetto negativo: è da apprezzare lo spazio in più dato alla stravagante Miss Lopez, ma credo che la storia di papà Amenadiel avrebbe meritato qualcosina in più.

In molti non hanno inoltre apprezzato la nuova Mazikeen: da demone feroce e impetuosa appare ora irriconoscibile, perché affranta e con il cuore spezzato dopo l'addio di Eve.
Al contrario, io ritengo che la sua sia una delle evoluzioni più interessanti della serie. L'indomabile cacciatrice di taglie è ora concentrata su una nuova e più importante ricerca: quella della sua anima. 
Ammiro l'abilità con la quale gli autori abbiano motivato la sua difficoltà nel riconoscere e nell'esternare le emozioni con la lunga e reiterata storia di abbandono che ha caratterizzato la sua vita, sin dall'infanzia, a causa di sua madre. Particolarmente sagace, inoltre, è stato il parallelismo tra questa storyline e quella di Linda, che spero abbia ulteriore spazio nel corso dei prossimi episodi. 

Difetti noti e non

Se escludiamo il fatto che personalmente avrei preferito che ci fosse qualche intramezzo musicale in più, credo che l'unico difetto di questa stagione (e di tutta la serie) si possa riassumere in due parole: Lauren German.
L'attrice che interpreta la co-protagonista, Chloe Decker, ai miei occhi è sempre sembrata a dir poco inadeguata. Mi sono dovuta ricredere l'anno scorso, arrivando a pensare che forse Netflix era riuscita a fare un miracolo. Quest'anno invece la situazione sembra quasi essere peggio di prima. 

Va detto che non sono state di aiuto alcune sceneggiature che coinvolgevano la detective, la cui maestria da recita di terza elementare ha reso alcuni passaggi (talvolta fondamentali nella trama) a dir poco imbarazzanti. 

Elementi di pregio

L'intera mezza stagione vale solo per il quarto e per l'ottavo (ultimo) episodio.
La puntata flashback alla fine degli anni '40, in perfetto stile noir, è una piccola chicca che ci consente innanzitutto di appurare che Tom Ellis sia bono come il pane pure in bianco e nero, e poi di ricostruire la particolare storia di Mazikeen e della madre Lilith - Lily Rose. 

L'ottavo episodio è invece studiato alla perfezione, con un climax di emozioni che culminano con il cliffhanger finale a effetto sorpresa.

Nonostante alcuni problemi ancora irrisolti e altri, ai quali difficilmente gli autori potranno trovare una soluzione, la prima parte di questa quinta stagione di Lucifer ci ha soddisfatti e incuriositi.

Molto ben concepita l'evoluzione di alcuni personaggi; il nuovo antagonista invece non ci ha convinti a pieno.

Siamo infine particolarmente intrigati da come verrà dipinto il personaggio di Dio, il quale finora è sempre parso distante e assolutamente irraggiungibile, anche da parte dei figli. Riusciranno gli autori a renderlo credibile?

madforseries.it

3,7
su 5,0

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