Lucifer 4: la Recensione della nuova Stagione prodotta da Netflix
Scritto da: Maria Anna Cappelleri - Data di pubblicazione:
Attenzione: questo articolo contiene spoiler
Circa un anno fa, l'hashtag #SaveLucifer impazzava sui social.
In molti erano completamente all'oscuro, non sapevano a cosa si potesse riferire: è uscita una nuova hit di qualche gruppo coreano? È in voga una nuova challenge per gente annoiata? Qualche vip dal nickname singolare sta per essere eliminato da un nuovo reality show? Chi lo sa.
La campagna continuava, per ore e poi per giorni e i tweet e i post erano sempre di più: migliaia, milioni, da ogni parte del globo. Dopo un po’ non poteva essere più un segreto per nessuno: Lucifer era una serie tv vittima della scure delle cancellazioni, un macabro rituale che si svolge ogni anno proprio in questo periodo, e contro cui si stava realizzando una virtuale ma efficacissima sollevazione popolare. Tantissimi fan armati di gif, meme e tutto ciò di cui le direttive sul copyright hanno tentato di privarci- alla fine sono riusciti nel loro intento: un eroe dal mantello rosso e con una N stampata sul petto ha ascoltato le loro preghiere, salvando Lucifer e annunciandone la quarta stagione.
Non apprezziamo moltissimo che Netflix abbia evidentemente modificato il proprio target, indirizzandosi un po’ troppo verso un pubblico adolescenziale. Il salvataggio di Lucifer probabilmente rientra a pieno titolo nella strategia che il colosso dello streaming sta adottando ultimamente. Quello che sono riusciti a fare, tuttavia, va ben aldilà delle aspettative. Lucifer, come l’araba fenice, è risorto dalle ceneri, più in forma che mai.
E no, non mi riferisco (solo) al nuovo vigore degli addominali sfoggiati da Tom Ellis, ma alla serie tv, che è salita nettamente di livello sotto molti punti di vista. Netflix è stata brava ad individuare in questo show una miniera dal potenziale decisamente non sfruttato: nelle prime tre stagioni Lucifer era un poliziesco banale, reso peculiare da un elemento fantasy che, tuttavia, restava sempre sullo sfondo. Una sceneggiatura poco coraggiosa lo rendeva un prodotto che non riusciva ad esprimere a pieno la propria identità. L’unico punto di forza era rappresentato dal protagonista: un personaggio estremamente complesso, ben costruito e pieno di sfaccettature. E tuttavia, sembrava che gli autori riponessero tutta la loro attenzione su di lui, rendendo le scene che non lo comprendevano noiose e spesso inutili.
La quarta stagione invece sembra aver portato Lucifer sulla strada giusta: quello che serviva era qualche piccolo ritocco: un approfondimento delle storyline dei co-protagonisti, uno sviluppo della trama orizzontale e l’inserimento di qualche colpo di scena non del tutto imprevedibile ma comunque interessante.
Analizziamo nel dettaglio le novità di questa quarta stagione, e commentiamole insieme.
La profezia
All’inizio la trama orizzontale non sembrava molto promettente: profezia? Esorcismi? Il Vaticano? Preti che assoldano gang criminali? Forse qualcuno degli autori ha visto Riverdale dopo aver letto il Codice da Vinci.
Alla fine però, negli ultimi episodi, è stato tutto più chiaro. La profezia si è realizzata in un modo decisamente credibile, a causa di una concatenazione di eventi, nei quali l’aspetto sovrannaturale era solo una conseguenza. L’idea di base della serie (chiarita una volta per tutte nel finale della terza stagione), è che il destino non è scritto su pietra, e che Dio, gli Angeli o il Diavolo non sono cause dirette degli avvenimenti, ma sono gli uomini, con il loro libero arbitrio, a definire il corso della propria esistenza.
Il significato concreto della profezia è parso chiaro a tutti alla fine: “il male rilasciato” si riferiva ai demoni, che sono venuti dall’Inferno sulla Terra alla ricerca del proprio governante. Ho anche apprezzato che la trama secondaria della gravidanza di Linda e del bambino di Amenediel, alla fine abbia avuto un ruolo verosimile e affatto forzato all’interno della trama orizzontale e del finale di stagione.
L’unica critica che mi sentirei di muovere, è che quanto accaduto nell’ultimo episodio è stato un po’ affrettato. Di certo molto meglio dei 26 infiniti episodi delle precedenti stagioni, ma probabilmente non sarebbe stato male un episodio in più che desse più respiro ai tanti e vari accadimenti.
I co-protagonisti
Il personaggio nuovo di Eve è stato decisamente ben costruito ed interpretato: è una donna un po’ ingenua e decisamente impulsiva, ma agisce in buona fede e ha ben chiaro il senso di giusto e sbagliato, anche se è evidente che non le siano bastati dei millenni per capire che prima di agire forse si dovrebbe pensare prima alle possibili conseguenze.
Finalmente Amenediel ha avuto una storyline decente, anche se alcuni punti avrebbero meritato un approfondimento: all’inizio era talmente convinto di voler far crescere il figlio sulla Terra, che ha addirittura combattuto con sua sorella che voleva portarlo in Paradiso. Poi è bastato un certamente spiacevole evento per fargli cambiare idea. E, infine, cambia idea nuovamente, senza neanche un motivo specifico. Chissà se questo aspetto verrà chiarito e analizzato meglio nella prossima stagione, se - come speriamo - ce ne sarà una.
Ella e Dan, che erano spesso ridotti a mere macchiette in passato, ora hanno avuto un percorso sensato. Anche Maze ha avuto delle scene che non includevano necessariamente coltelli e mosse da ninja. Sicuramente indimenticabile il suo assolo di Wonderwall al Lux.
Infine, Chloe: dei testi decenti la aiutano nelle sue performance di attrice che, beh...prima lasciavano spesso a desiderare.
Il finale
Tom Ellis in una recente intervista ci aveva avvisati che, probabilmente, il finale non sarebbe piaciuto a molti dei fan. Al contrario io invece credo che sia l’unico finale possibile, a cui si è giunti in maniera credibile, seppur forse frettolosa, come ho spiegato pocanzi. In pochi minuti in quella chiesa si scatena il caos, e Lucifer non ha altra scelta che mostrare il suo vero volto, e tutta la sua potenza per rimettere tutto in riga. Ai demoni serve un re, e solo lui può esserlo.
La domanda che ci poniamo è: si tratta di un finale di stagione o di un finale della serie? Probabilmente Netflix si è voluto tenere aperte entrambe le possibilità. Lo scopriremo presto e non mancheremo di aggiornarvi non appena si avranno notizie in merito.
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