Il segreto di Homecoming sono le emozioni. La Recensione
Scritto da: Simone Sagona - Data di pubblicazione:
L'incipit
Una corporazione governativa, di cui Heigi Bergman (Julia Roberts) fa parte, lavora ad un progetto chiamato Homecoming, che ha lo scopo di riabilitare reduci di guerra, con particolari traumi psicologici, alla vita di tutti i giorni.
Alcuni di loro sono riluttanti all'aiuto offerto, altri sono sospettosi e non riescono a credere che la bontà loro offerta sia del tutto genuina.
Cosa nasconde la misteriosa Geist, la società che si occupa del progetto?
La recensione
Le emozioni sono sicuramente l'ingrediente segreto di questa nuova serie Prime Video, lo si capisce fin da subito.
Ogni sentimento, positivo o negativo, provato dai personaggi pare così reale: lo spettatore riesce a farlo quasi suo...
La regia di Homecoming è di Sam Esmail (creatore della serie Mr. Robot), e lo si sente. Lo si sente eccome!
Nessuna scelta è mai casuale: ogni ambientazione, ogni ripresa, le luci, i rumori, le colonne sonore, permettono al pubblico di calarsi nella storia senza neanche accorgersene.
Solo i titoli di coda ci ricordano che siamo ancora comodamente sul nostro divano.
In questo thriller, che spazia tra il presente ed un vicino futuro, ma in certi casi, anche tra la realtà e il surreale, una incredibile Julia Roberts dovrà fare i conti con una serie di sentimenti contrastanti.
Le scelte del suo personaggio saranno spesso inconsapevoli, e molte volte finiranno col danneggiare proprio coloro a cui tiene di più.
Il ruolo dell'attrice non era affatto banale, ma ha superato l'esame a pieni voti, e ancora una volta ha dimostrato di poter dare ancora molto per il cinema e per la TV.
I tempi dello show sono ridotti all'osso: una media di 30 minuti, particolarmente carichi di suspance; stranamente pochi per una serie di questa tipologia.
E come se non bastasse, gli scrittori sembrano avere una particolare perversione nell'instillare continui dubbi e domande nell'inconsapevole spettatore.
...inutile dire che gli episodi tirano come fossero fragole, e il binge watching è quasi inevitabile.
Il punto debole di questa serie? Probabilmente lo sviluppo della trama, che in alcuni casi pare scontata e prevedibile.
La storia induce molteplici volte lo spettatore ad attendere inaspettati risvolti, ma le aspettative, purtroppo, vengono molto spesso deluse e, alcune direzioni scelte, non possono far altro che lasciare l'amaro in bocca.
Ma tiriamo le somme
Il voto che sento di dare a questa serie è 7,5.
Ancora sono molti gli interrogativi lasciati in sospeso, alcuni dei quali mi hanno veramente incuriosito. Ovviamente, a seconda delle risposte che gli autori ci daranno, il punteggio potrebbe scendere o salire.
Guardando Homecoming ho provato una strana sensazione, come se mancasse qualcosa, come se fosse incompleto.
Quando è terminato, ho sentito come un vuoto dentro. Chissà se una seconda stagione riuscirà a colmarlo...