Il debutto di Mayans M.C., lo Spin-off di Sons of Anarchy

Scritto da: Maria Anna CappelleriData di pubblicazione: 

È andata in onda ieri su FX la prima puntata di Mayans M.C., lo spin-off di Sons of Anarchy, terminata nel 2014 con un finale che, a parere di chi scrive, è uno dei migliori della storia delle serie tv.

C’era molta attesa attorno a Mayans MC e, come inizio, non è stato per niente male

Per chi come me ha adorato Sons of Anarchy, non faticherà a ritrovare in Mayans le stesse emozioni contrastanti e la stessa atmosfera calda e violenta. Mi erano mancati quei suoni: il rombo inconfondibile delle Harley e, il rumore dei proiettili. E sembra di risentire anche quegli odori forti: della pelle dei giubbotti e di testosterone.

La serie prende avvio alcuni anni dopo gli eventi del finale di Sons of Anarchy: i Mayans (come i SAMCRO) sono un club motociclistico fuorilegge e controllano il territorio al confine tra la California e il Messico, intrecciando le loro vicende con i gruppi criminali della zona, in particolare con il cartello della droga dei Galindo.

Il protagonista della storia è EZ Reyes (interpretato da JD Prado), figlio di una famiglia latina e nuova recluta dei Mayans. E’ chiaro sin da subito che non appartiene a quel mondo o - se non altro - che preferirebbe non esserne parte. EZ, diminutivo di Ezekiel, era un intelligente e talentuoso studente di Stanford, con un’ottima memoria fotografica e con tanti sogni. Sogni infranti però quando è finito in prigione, in circostanze che ci vengono solo accennate ma che sicuramente ci verranno chiarite nel corso della serie.

Sin dall’inizio entriamo nel clou dell’azione: ci vengono rivelate poche briciole, per intrigarci e spingerci a seguire il resto della storia, ma quel poco che basta a farci capire subito che si tratta di un prodotto di alto livello.

Durante l’episodio incontriamo una vecchia conoscenza: Marcus Alvarez - El Padrino (Emilio Ravera) - capo dei Mayans della California del Nord. Inoltre, in un cameo durante un flashback, con notevole sorpresa ritroviamo Gemma, l’iconico personaggio interpretato magistralmente da Katey Sagal.

Proprio lei qualche tempo fa in una intervista ha espresso la speranza che lo spin-off non tradisca l’eredità lasciata da Sons of Anarchy.

È da dire che quella speranza, comune a tutti noi fan, era ben riposta: le aspettative non sono state tradite, anzi, se possibile sono state rinvigorite da una trama che sin dall’esordio si preannuncia ben congeniata e ricca di colpi di scena

Unica pecca finora? La sigla: senza dubbio bella ma niente a che vedere con quella di Sons of Anarchy, che era semplicemente inarrivabile.

Fateci sapere cosa ne pensate, qui sotto il trailer ufficiale:

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