Friends: la Recensione della Speciale Reunion della storica Sitcom
Scritto da: Maria Anna Cappelleri - Data di pubblicazione:
Attenzione: questo articolo contiene spoiler
L’evento televisivo dell’anno, e forse del decennio, atteso da secoli in ogni parte del mondo, è ormai alle nostre spalle.
Ieri, infatti, HBO Max ha finalmente trasmesso la reunion di Friends, andata in onda in contemporanea anche in Italia su Sky e in streaming su NOW, dove potere vederla e rivederla.
Non è affatto facile commentare a caldo una cosa così straordinaria. Aldilà delle aspettative che erano nutrite su questo special, è impossibile non considerare l’enorme carico emotivo che comporta per un fan rivedere tutti i protagonisti di Friends, di nuovo insieme dopo anni.
Perché sarebbe come fare una recensione sull’esperienza di rivedere un tuo familiare o un tuo caro amico dopo un po’ di tempo: all’inizio hai notato le rughe, i segni dell’età, ma la sintonia è stata subito la stessa di allora e avete riso come se non fosse passato neanche un giorno.
Sono stati riletti i copioni delle scene più iconiche, sono state fatte rivelazioni su retroscena mai neanche sospettati, abbiamo rivisto non solo i protagonisti ma anche tanti degli altri personaggi che hanno fatto la storia della sit-com.
Eppure non è stato niente di tutto questo a colpire di più. No, neanche Lady Gaga che canta "Smelly Cat". E no, neanche scoprire della cotta (rimasta platonica) tra David Schwimmer e Jennifer Aniston (per quanto... OH - MY - GOD).
No, ciò che ha colpito di più è stato realizzare qualcosa che sì, in fondo era immaginabile, ma che non avevamo mai potuto vedere nella sua concretezza: Friends ha lasciato il segno, ha creato un impatto reale sulla vita di tantissimi dei suoi telespettatori. Non è stato affatto solo uno show televisivo figlio dei suoi tempi ma ha fatto quei tempi, li ha plasmati, ne ha dettato le mode e i costumi. Non ha solo fatto la storia della televisione – raggiungendo record ancora imbattuti – ma è riuscito a fare la Storia, quella con la S maiuscola.
Personaggi importanti e famosi, attori, cantanti (e Premi Nobel), che in quanto a fama, popolarità o iconicità non sono secondi a nessuno; ma anche persone comuni, di ogni angolo del Pianeta. Persone che hanno compiuto grandi cose nella vita, o che probabilmente le compiranno in futuro, e persone semplici. Tutti accomunati dallo stesso legame con una sit-com. Con una serie TV che - banalmente - parla di sei amici che passano insieme le loro giornate, in casa o in un bar, si innamorano, si sostengono negli alti e nei bassi della loro vita, del loro lavoro o delle loro relazioni. Cosa c’è di straordinario? Non la trama, né i protagonisti in sé. E neanche le battute o i dialoghi, sì divertenti, sicuramente memorabili ma, considerati da soli, in grado di creare quell’impatto? In grado di essere considerati un rifugio dalla vita che ti sbatte l’ennesimo portone in faccia? Dubito.
No, la straordinarietà sta nella combinazione di tutti quegli elementi. Nella chimica tra i sei protagonisti: nella serie e nella vita. Nella sintonia tra ognuno di loro e il personaggio che interpreta. Nel ritmo che riescono a dare a quei dialoghi e a quelle battute.
Quell’alchimia è straordinaria, è una perla rara. Lo sanno bene i creatori, Kauffman, Crane e Bright: sanno di aver avuto un culo pazzesco. Perché mica se lo aspettava nessuno di loro che Friends sarebbe diventato Friends.
Quell’alchimia è roba rara, rara tipo congiunzione astrale che avviene una volta ogni mille anni. Non per niente, non si era mai vista in uno show prima, né si è mai vista dopo. E chiunque vi facesse credere il contrario sarebbe tacciato di eresia.
Lady Gaga – Lady Gaga, ok? - ha ringraziato Lisa Kudrow per essere stata la strana del gruppo. Per aver rappresentato – e ispirato - gli strani del mondo. Quanto è assurdo? Quanto è impossibile che possa riaccadere una cosa simile?
Non nego mica che una reunion di altre serie TV possa suscitare intensissime emozioni in alcuni, o anche in tanti.
Molte persone non stanno nella pelle ad ogni minimo indizio di un possibile sequel di Scrubs. Altri continuano imperterriti a fare rewatch di How I Met Your Mother, metti mai che finisca in modo diverso. Qualcuno del team di Mad for Series potrebbe non parlare di altro per mesi se tutti i dottori di Doctor Who si riunissero in una stanza. E qualcun altro da anni non perde la speranza e la potete trovare ancora lì, appesa al cliffhanger del finale di Gilmore Girls.
Non sono le emozioni provate a vedere la serie o a vederne la reunion ad essere fuori dal comune, ma la collettività di quelle emozioni, la loro universalità, la vastità e varietà di persone che coinvolgono.
L’empatia in quei 99 minuti era palpabile. Abbiamo pianto con Jennifer e Courteney. Non solo con Rachel e Monica. Abbiamo riso con David e Matt, e non solo con Ross e Joey. Abbiamo ricordato di essere stati, almeno qualche volta nella vita, Lisa e Matthew, e non solo Phoebe e Chandler.
Ognuno di quei sei attori, di quei sei amici, ha messo un pezzetto di sé nel personaggio che interpretava e nella storia che raccontava. Ma ne ha lasciato uno ancora più grande in ognuno di noi.
Da vedere e rivedere. Poi da vedere di nuovo dopo aver rivisto tutta la serie TV.
madforseries.it
5,0
su 5,0