Esperienze Seriali: ecco Perché ho Smesso di Guardare Doctor Who
Scritto da: Alessandra MotisiData di pubblicazione:
Attenzione: questo articolo contiene spoiler
Prima di spiegare il motivo della mia decisione, voglio raccontarvi come mi sono avvicinata e poi innamorata di questo fantastico show televisivo.
È solo la mia esperienza e, data questa premessa, vi invito a raccontare la vostra nei commenti.
Durante una cena con un carissimo amico (che per comodità chiameremo Jack), mentre si parlava di serie tv finite, seguite e piaciute, mi sento chiedere: "E Doctor Who l'hai visto? Cosa ne pensi?". Resto in silenzio. Penso: "Doctor Who? E cos'è?". Mancandomi il filtro tra pensiero e parola, senza accorgermene gli pongo le domande che fino a poco prima ero convinta fossero rimaste nella mia testa.
"COS'È DOCTOR WHO?! DAVVERO NON NE HAI MAI SENTITO PARLARE?!"
Panico. Io, fanatica di serie tv (specialmente del genere fantascientifico), non avevo mai sentito nominare quella serie.
Dopo avermi raccontato in breve la trama generale, Jack mi convince a guardare il primo episodio.
Il resoconto:
- effetti speciali: "ni";
- effetto sorpresa: "no";
- trama: "ma cosa ho appena visto?".
Vedo una ragazza londinese scappare da dei manichini che prendono improvvisamente vita e che, grazie a questo evento, conosce un alieno dalle fattezze umane che riesce a salvare la capitale da questa bizzarra catastrofe portando le cose alla normalità.
"Bah" penso a fine episodio. "Non mi sembra questa gran cosa, forse Jack voleva trollarmi"...
È ora di andare a dormire, saluto Jack, il quale si allontana dicendo: "Guarda Doctor Who".
I giorni passano e mi dimentico totalmente la puntata vista, sicura che non avrei più sentito nominare la serie ma Jack non molla: "Guarda Doctor Who!".
Questo è il messaggio che mi mandava quasi ogni mattina. Jack mi conosce e sapeva già allora che per me sarebbe stato l'inizio della fine, che avrei fatto di Doctor Who una malattia...e così è stato!
Mi convinco, mi siedo e inizio a guardare la serie quasi per fare un favore al mio amico, come un bambino che mangia i broccoli per far contenti i genitori.
Guardo a rilento la prima stagione della serie moderna e, contro ogni mia aspettativa, puntata dopo puntata la serie inizia a piacermi. Conosco un Dottore un po' sbadato, particolare. Un personaggio insolito. Sorrido ai "Moisturize me" di Cassandra, ai vari personaggi che con una zip sulla fronte liberano quei ridicoli alieni dagli occhi enormi che si erano impossessati dei loro corpi.
A fine stagione mi rendo conto che sì, Doctor Who potrebbe piacermi ma che in fin dei conti non è ancora riuscita a emozionarmi più di tanto; il ritmo e le trame sono sempre gli stessi: presentazione della problematica, il Dottore non sa cosa fare ma poi trova una soluzione risolvendo il caso.
Finendo la stagione, assisto alla prima rigenerazione e senza ombra di dubbio mi interesso ancor di più alla serie. Andiamo...chi di noi non adora Tennant?
Mi appassiono al nuovo Dottore sotto molti punti di vista: non solo al rapporto che ha con Rose, ma anche alle vicende, molto più interessanti rispetto a quelle raccontate con Eccleston. Ricordo ancora quante lacrime ho versato all'addio nella Baia del Lupo Cattivo, a quanto ho riso insieme a quell'esuberante Donna, a quanto ho "shippato" Amy e Rory che per amore hanno deciso di farsi toccare da un Weeping Angel e in un batter d'occhio, finisco la serie dando l'addio a Capaldi e a River Song.
È stato un continuo vortice di emozioni che vi riassumerò con un simpatico schema quì sotto:
Mi sono innamorata di Tennant, un meraviglioso Dottore dal carattere esplosivo. Ho amato la sua sensibilità, il suo amore e interesse per tutte le specie appartenenti a qualsiasi tempo storico di qualsiasi pianeta.
Per me la sua performance da Dottore era insuperabile, quindi immaginate cosa ho potuto pensare all'arrivo di Smith: "Ma chi è questo testone? No, non mi piace. Non ce la faccio, rivoglio Tennant", ma mi sono bastate solo tre puntate per capire quanto fosse un bravo Dottore (molto bravo, ma Tennant mi mancava comunque).
L'unico che è riuscito a non farmene sentire la mancanza è stato Capaldi, anche se ho impiegato più tempo per saperlo apprezzare.
Capaldi era diverso, aveva un senso dell'umorismo molto sottile, acuto ma che riusciva sempre a strapparti una sonora risata.
Le varie stagioni sono state un crescendo: è aumentata progressivamente la consistenza delle puntate, diventando sempre più significative, sono state affrontate tematiche sempre più interessanti e i rapporti tra Dottore e i companion sono diventati sempre più particolari (Martha Jones a parte...).
Tutto ciò per arrivare a dire che l'addio a Capaldi è stato il più duro, c'ho messo più tempo per amarlo ma tutt'ora non riesco a dimenticarlo.
Ho aspettato mesi chiedendomi chi avrebbe preso il suo posto, sperando in un ginger o in qualcuno che avrebbe tenuto alta l'aspettativa.
Finalmente, dopo aver guardato un interminabile torneo di Wimbledon solo per scoprire chi sarebbe stato il nuovo Dottore: apprendo che Jodie Whittaker sarebbe stata la nuova protagonista.
Sono andata nel panico, già allora avevo il presentimento che sarebbe stata una catastrofe (non perché non sia una brava attrice, ma perché semplicemente secondo me non era la persona adatta, specialmente dopo il vuoto lasciato da Capaldi). Quindi non perdendo tempo, ho scritto a Jack esprimendogli la mia più estrema disperazione ma lui, sorprendentemente, era tranquillo: "Ma dai...concedile una possibilità!".
A posteriori, il fatto che anche lui sia rimasto deluso dall'ultima stagione, è solo una amara soddisfazione.
Premetto che non ho completato l'undicesima stagione e che anzi, sono ferma solo a metà. Purtroppo non sono riuscita a proseguire, non ci credo che lo sto dicendo, ma mi sono annoiata: trame banali (terza puntata a parte) e ritmo lento.
Povera Jodie, non è nemmeno colpa sua. Come ho detto prima è una bravissima attrice e l'ho adorata nel suo ruolo in Broadchurch, ma era davvero la persona giusta per interpretare il Dottore? Soprattutto dopo chi l'ha preceduta? Il carattere e le trame costruite attorno a lei, le rendono giustizia?
Il suo outfit è stato creato curando i minimi particolari ricordando le incarnazioni passate: le bretelle per Smith, le righe colorate sulla maglietta per Baker. Ma il Dottore di oggi non ha niente di nessuno di loro, nonostante ne sia il risultato finale.
Ho amato e amo tutt'ora Doctor Who per le forti emozioni che mi ha fatto provare ma forse è tempo, per Chibnall, di fare un passo indietro.
Non so ancora se mi deciderò a riprendere la visione dell'undicesima stagione, ma per adesso è un arrivederci.
E la vostra esperienza con Doctor Who qual è stata?
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