Emmy Awards 2018: i Vincitori e i Delusi, e i Commenti sulla Cerimonia degli Oscar della TV

Emmy Awards 2018: i Vincitori e i Delusi, e i Commenti sulla Cerimonia degli Oscar della TV

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Abbiamo seguito la diretta della cerimonia della 70° edizione dei Primetime Emmy Awards, trasmessi live questa notte, tra le 2 e le 5 di notte, su Rai 4.

Non si può non cominciare con un banalissimo commento sul fatto che, come sempre, gli americani sono bravissimi ad organizzare questo tipo di cerimonia: seppur lunga e articolata, grazie alla sapiente e precisa organizzazione, la serata è andata spedita: nessun intoppo e nessun tempo morto. Una macchina ben oleata e veloce (fin troppo) e la tabella di marcia rispettata fino al millesimo di secondo.

Non c’è molto da segnalare rispetto ai siparietti tra un premio e l’altro: erano abbastanza nella media. La conduzione è stata affidata ai comici e presentatori di Saturday Night Live, Colin Jost e Michael Che che hanno fatto moltissimi riferimenti molto chiari, per quanto velati e impliciti, all’attualità: siamo nell’America di Trump e nell’epoca del “me too”, quindi le battute si sprecano! E la comicità quella vera, fa ridere sì, però fa anche riflettere, e loro sono riusciti in entrambe le cose.

Nessun discorso di ringraziamento particolarmente degno di nota (i vincitori avevano soltanto qualche secondo a disposizione), a parte quello di Glenn Weiss  - regista della cerimonia degli Oscar - premiato nella categoria della Regia dei Variety: i suoi ringraziamenti sono inaspettatamente diventati una proposta di matrimonio in mondovisione, sorprendendo ed emozionando tutti, in teatro e da casa. E’ stato molto commovente vederlo più felice per il sì della fidanzata, piuttosto che dell’Emmy appena vinto! Cinicamente ci domandiamo: e se non avesse vinto? Che cosa si sarebbe inventato di altrettanto spettacolare? 

Emmy 2018 - Vincitori

Ma passiamo ai veri protagonisti della serata: i premi!

Un trionfo per The Marvelous Mrs. Maisel

Vi avevamo già detto che questa nuova comedy era da tenere d’occhio: soltanto alla prima stagione è riuscita ad accaparrarsi la bellezza di 5 statuette (su 6 nomination): migliore Comedy, migliore regia e migliore sceneggiatura Comedy entrambi per Amy Sherman Palladino, migliore attrice protagonista (Rachel Brosnahan) e non protagonista (Alex Borstein).
Tutti premi al femminile per una serie fresca, nuova, dissacrante e molto, molto bella, che si è assolutamente meritata il primo posto sul medagliere.

Emmy 2018 - Vincitori

The Assassination of Gianni Versace convince l’Academy

Avevamo anche previsto molti premi per questa miniserie del ciclo di American Crime Story, che si è aggiudicata l’Emmy come migliore miniserie, come migliore regia di una miniserie, e per il miglior attore protagonista Darren Criss, il quale ha sbaragliato una concorrenza di tutto rispetto (in nomination con lui c’erano nientepopodimeno che Antonio Banderas e Benedict Cumberbatch).

A Sorpresa Game of Thrones

Non era scontata la vittoria dell’Emmy come migliore serie Drama per Game of Thrones: la serie fantasy, nel corso degli anni, ha accumulato tantissime statuette, ma quella di quest’anno è arrivata un po’ a sorpresa. Premio sicuramente meritatissimo, però tutto lasciava supporre che l’Academy avrebbe premiato The Americans, che è terminato quest’anno con la sua ultima stagione. Emmy come migliore supporting actor a Peter Dinklage, che ha subito abbracciato e ringraziato il suo collega, fratello nel telefilm, Nikolaj Coster-Waldau, anche lui in nomination nella stessa categoria.

Emmy 2018 - Vincitori

Due statuine per The Crown

Migliore regia drama e premio come migliore attrice a Claire Foy, che è salita sul palco con evidente sorpresa. Anche questo premio non era affatto scontato, perché The Queen doveva vedersela con delle altre regine del calibro di Elisabeth Moss (The Handmaid’s Tale), Sandra Oh (Killing Eve), Keri Russell (The Americans), Evan Rachel Wood (Westworld) e Tatiana Maslany (Orphan Black). Anche se facevo il tifo per la protagonista di The Handmaid’s Tale, è stato giusto premiare la Foy, giunta al termine della sua esperienza in ruolo complicato che ha interpretato alla perfezione (ricordiamo che da quest’anno cambierà quasi tutto il cast di The Crown, per scelta della produzione che preferisce non “invecchiare” gli attori con il trucco ma ingaggiarne degli altri coevi rispetto al periodo storico raccontato).

Emmy 2018 - Vincitori

The Americans all’ultima stagione

Erano riposte ben più alte aspettative per The Americans che però riesce comunque a portare a casa due Emmy: uno come migliore sceneggiatura drama, l’altro a Matthew Rhys come migliore attore in un drama.

Emmy 2018 - Vincitori

Tutti gli altri premi

Molto bene Godless i cui Jeff Daniels e Merritt Weber hanno vinto due Emmys rispettivamente come migliori supporting actor e actress.
Dopo decenni passati in televisione, finalmente premiato Henry Winkler, che ritirando il l’Emmy ha detto di aver scritto il discorso 43 anni fa. A lui è andata la prima statuetta di Barry, nella categoria di migliore attore non protagonista in una comedy. Per la stessa serie è stato premiato come migliore attore protagonista Bill Hader.

Emmy 2018 - Vincitori

Una sola statuetta invece per Westworld, a Thandie Newton come migliore supporting Actress, e una per Black Mirror (migliore sceneggiatura per l’episodio USS Callister, che se ricordate aveva trionfato ai Creative Arts Awards, tanto da far sognare ai produttori di creare da quella trama una serie indipendente).

Gli esclusi eccellenti

Tornano a casa a mani vuote The Handmaid’s Tale, che aveva trionfato l’anno scorso, e This Is Us, così come Stranger Things e Atlanta. Va detto che si tratta di serie che salvo eventi eccezionali, hanno almeno due, tre stagioni davanti, quindi sicuramente avranno modo di rifarsi i prossimi anni!

Nel corso della serata e della settimana dedicheremo ampio spazio alle serie vincitrici, con degli articoli di approfondimento. Continuate a seguirci sul sito e sui nostri social per tutti gli aggiornamenti.

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