Élite 3: la Recensione della nuova Stagione della Serie TV Netflix
Scritto da: Alessandra MotisiData di pubblicazione:
La terza stagione di Élite è uscita giusto ieri e noi, come sempre, siamo qui a parlarne con voi. Se non ricordate gli avvenimenti del capitolo precedente, date un'occhiata alla nostra recensione che trovate in questo articolo!
Le particolarità della serie e dei nuovi episodi
La terza stagione è sexy, audace e assurda, ma in tre anni Élite ha realizzato l'impresa sorprendente di mantenere i suoi personaggi principali radicati nella realtà. Ed è ciò che lo rende uno show così avvincente.
È qualcosa che spettacoli simili come Gossip Girl e How to Get Away with Murder non sono mai riusciti a padroneggiare. Come tanti altri drammi per adolescenti, fino a un certo punto entrambi gli spettacoli hanno goduto di popolarità, subendo successivamente dei cali di qualità. Gli sceneggiatori cercavano quindi di tornare sulla cresta dell'onda, trovando situazioni sempre più bizzarre per il gruppo di adolescenti, anche se queste assurde storie non hanno aggiunto nulla di valido agli archi narrativi dei personaggi.
Fatto questo paragone, possiamo dire che Élite ha una profondità che nessun'altra serie a tema adolescenziale ha raggiunto col passare degli anni. Sulla carta, Élite non sembra nemmeno così promettente: insomma, un gruppo di ragazzini ricchi in una scuola privata che si distruggono a vicenda? Mah, sembra molto noioso. Ma tra uno sguardo al mondo del sesso, alle bugie e agli omicidi perfettamente realizzati, il dramma spagnolo riesce a catturare l'attenzione dello spettatore.
Tra le differenze di classe, la povertà, l'ingiustizia razziale e i temi LGBTQ, lo spettacolo ci fa immergere in un mare di questioni che sono al centro della vita degli adolescenti di oggi. Certo, probabilmente Élite si presenta come un progetto superficiale, ma al suo interno si nasconde un grintoso senso di realismo che non ha paura di uscire.
Il commento sulle trame di questa stagione
Come con le sue prime due stagioni, Élite torna con un altro scioccante crimine che vede gli studenti del liceo Las Encinas darsi la colpa a vicenda davanti a quel detective completamente inutile che, ancora una volta, si ritrova ad avere a che fare col gruppo.
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Sono questi i momenti in cui lo spettacolo diventa una grintosa telenovela che rende il tutto così incredibilmente coinvolgente. Commettere un crimine brutale a porte chiuse? Si può fare, come abbiamo visto nella seconda stagione. Ma aspettare di farlo davanti a un intero locale pieno di testimoni in modo da poter essere interrogato dalla polizia...? Non c'è problema, i nostri ragazzi ne verranno fuori, insieme.
All'inizio della stagione, con Polo rilasciato su cauzione perché le sue mamme sono ricche, e ogni altro personaggio che gli va contro con minacce e insulti (a parte Cayetana, che è disposta a ignorare tutte le cattiverie perché Polo è bello), siamo rimasti a guardare il susseguirsi di eventi mentre gli indizi iniziano lentamente a svelarsi puntata dopo puntata.
Lucrecia, con una sola frase comunque fuori contesto, è riuscita a descrivere perfettamente il dramma, dicendo ai suoi compagni di classe: "Che gli Hunger Games abbiano inizio". Questo personaggio, che nella prima stagione detestavamo, con la serie di eventi di questo capitolo si è fatto amare dal pubblico...Cosa che non è successa con Cayetana e Rebecca.
Carla, invece, fin dalla prima stagione ci ha servito sguardi interminabili e si è ritagliata il suo spazio, diventando uno dei personaggi principali dello spettacolo. La terza stagione la vede continuare come un burattinaio dei suoi compagni di classe, affondando (per diversi motivi) tra emozioni reali e finte, al punto in cui anche lei comincia a dimenticare dove si trovi la linea tra finzione e realtà.
Mentre la scorsa stagione ha mantenuto ciò che i fan hanno amato dello show, c'era la sensazione che l'inserimento di nuovi personaggi avrebbe danneggiato il ritmo della narrazione di alcuni episodi. Per fortuna la terza stagione non fa che introdurre due volti nuovi, dedicando più tempo possibile al mistero centrale e ampliando le trame dei personaggi a cui teniamo davvero.
Questo secondo me è importante, dato che voci di corridoio stanno già parlando del fatto che lo show tornerà con un cast totalmente nuovo per la quarta stagione. Se dovesse davvero essere così, possiamo almeno ritenerci soddisfatti per la chiusura degli archi narrativi dei nostri protagonisti.
Ma se questa deve essere la loro fine, allora sorge spontanea una domanda: questi adolescenti egoisti e privilegiati, le cui attività includono l'omicidio dei loro amici, la distruzione di vite altrui e l'imbroglio dei loro cari, otterranno il lieto fine che teoricamente non meritano?
Ad ogni modo, non ho dubbi sul fatto che vi ritroverete a fare il tifo per ognuno di loro man mano che la stagione raggiunge il suo culmine, proprio come è successo a me.
Considerazioni e domande
Questa stagione ha avuto dei punti un po' morti: punti sul momento inutili ma globalmente utili per la realizzazione di alcuni personaggi. Siamo però rimasti con alcune grandi questioni aperte: Christian farà mai ritorno? E ora che la maggior parte del cast ha visto la conclusione della sua storia, li rivedremo mai far parte della serie?
Per lo spettatore, seguire il crescendo della trama che si conclude con la chiusura di un cerchio (finalmente) sarà soddisfacente, sì, ma non pienamente. Perché, diamocelo, volevamo vedere Polo dietro le sbarre e non semplicemente morto.
Altra grande soddisfazione, è stato vedere il futuro di Cayetana, la quale a quanto pare ha ereditato secchio e mocio dalla madre.
Altri dubbi che sorgono inevitabilmente, riguardano le tracce di sangue lasciate da Cayetana sull'arma del delitto, scena che il regista ha pensato bene di farci osservare per una manciata di secondi facendoci capire che no, la cosa non passerà inosservata.
E, domanda delle domande: Rebecca vive ancora negli anni '90? Non lo sa che i marsupi non vanno più di moda (e forse non lo sono mai stati)?
La terza stagione di Élite ha mantenuto lo stampo delle precedenti, partendo dall'omicidio e raccontandoci, puntata dopo puntata, come sono andate le cose.
Il coinvolgimento dello spettatore è inevitabile, la trama è un continuo plot-twist che ci lascia sempre a bocca aperta.
madforseries.it
3,2
su 5,0