Doctor Who: la Recensione dello Special di Capodanno
Scritto da: Simone Sagona - Data di pubblicazione:
Chris Chibnall, nuovo showrunner di Doctor Who ci ha tenuto a dieta per tutta la stagione, evitando accuratamente di riproporre vecchi nemici nell'undicesima stagione.
Adesso sappiamo però il motivo: creare aspettativa per l'avvento del nuovo Dalek, presente nello speciale di quest'anno!
Doctor Who ci augura infatti un buon anno con la presentazione della nuova veste dell'acerrimo nemico dei Signori del Tempo, che acquisisce un aspetto ancora più minaccioso e sicuramente più realistico.
Questa puntata serve inoltre a "svezzare" definitivamente il tredicesimo Dottore, che adesso può vantare di aver finalmente affrontato uno dei nemici classici.
L'episodio speciale viene aperto da una serie di scene in pieno stile fantasy, che ci fa venire il dubbio di aver sbagliato canale, e con degli incredibili titoloni che sembrano realizzati con i WordArt di Microsoft Office 2007.
Se a fine episodio vi siete interrogati sulla reale utilità di questa introduzione, non preoccupatevi, non siete stati i soli...
Ma saltiamo la parte iniziale per immergerci subito nell'azione.
Facciamo subito la conoscenza di due archeologi innamorati che, intenti a discutere del loro primo bacio, non si accorgono di aver riportato in vita nientepopodimeno che un Dalek!
Non passerà molto prima che il Dottore noti l'anomalia e si precipiti sulla Terra, dove la situazione sta per degenerare, dato che il temibile e viscido nemico ha già preso possesso del corpo di uno dei nuovi personaggi.
Il redivivo Dalek nonostante i tentativi dei protagonisti di fermarlo, riuscirà a recuperare il suo armamentario e a costruirsi una nuova e rudimentale (seppur molto efficace) armatura. Prima di essere fermato, mieterà numerose vittime umane, compresa una squadra dell'esercito, che sarà sterminata in una piacevole danza di esplosioni...fuochi d'artificio da Skaro!
Come contorno, assistiamo al ritorno del padre di Ryan, che viene rimproverato da quest'ultimo e finisce invece con l'esser presto compatito da Graham.
La sua presenza nell'episodio sarà essenziale in quanto darà un supporto importantissimo al Dottore nel distruggere il guscio protettivo del temibile nemico.
Tuttavia, risulta decisamente pacchiano il modo con cui Ryan perdona il genitore, senza neanche aver capito realmente le motivazione che lo han portato ad allontanarsi dalla propria famiglia: sarebbe stato probabilmente molto più sensato un sacrificio da parte di quest'ultimo, per riscattare veramente il suo personaggio.
L'umorismo di Chibnall e le sue frecciatine al mondo d'oggi e alla politica britannica non sono affatto mancati.
Il Dottore scopre infatti che la U.N.I.T. non esiste più, o meglio, è stata sospesa a seguito di controversie finanziarie ed il ritiro dei finanziamenti dai partner del Regno Unito. ...Brexit stava per far vincere i Dalek!
Spassosa anche la scena dove una anonima famiglia, accortasi della mancanza di internet e linea telefonica, nonché di Netflix, capisce che per passare il tempo dovrà arrendersi a un normale dialogo.
Un episodio complessivamente niente male, sicuramente di buona fattura se paragonato al deludente finale (recensito in questo articolo) della stagione che si è da poco conclusa.
Ancora una volta Yaz risulta decisamente ininfluente rispetto agli altri personaggi; purtroppo questo è l'inconveniente dell'avere più di un companion.
Il generare aspettativa nei confronti dei vecchi nemici si rivela una strategia vincente: un ritorno dei Dalek (nemico usato, riusato e usato ancora) ad inizio stagione non sarebbe molto probabilmente apprezzato dai fan. La ricomparsa di un nemico storico dopo tutti questi episodi sarà sicuramente apprezzata da molti fan, che vedranno in essa un ritorno al "vero Doctor Who".
Ora non resta che attendere la dodicesima stagione, le cui riprese dovrebbero iniziare a breve, e il cui rilascio è previsto nel 2020 (salvo eventuali ulteriori episodi speciali).
Speriamo che Chibnall abbia imparato dagli errori commessi in quest'ultimo capitolo, che presenta nuovi elementi apprezzabili ma che risulta veramente carente in fato di trama, momenti memorabili e dei colpi di scena caratteristici della serie britannica che amiamo.
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