Curon: Recensione della 1° Stagione della misteriosa Serie TV Italiana targata Netflix

Scritto da: Simone SagonaData di pubblicazione: 

"Dentro di noi vivono due lupi. Uno è il lupo calmo, gentile, l'altro è il lupo oscuro, rabbioso, spietato. Lottano per il controllo della nostra anima".

È questa la frase chiave del trailer di Curon, la nuova serie tv italiana di Netflix, che ha da poche ore fatto il suo debutto sulla piattaforma di streaming americana.

Protagonisti della vicenda sono Anna Raina e i suoi due figli gemelli, che si trasferiscono nell'omonima cittadina dell'Alto Adige per iniziare una nuova vita. Si ritroveranno ben presto a vivere alcuni oscuri eventi, che coinvolgeranno anche il nonno, Thomas Raina, e la famiglia Asper, nativa del luogo.

Ad opera di Ezio Abbate, Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano, Curon si presenta come un prodotto innovativo per la televisione italiana ma non per Netflix, che ci ha da tempo abituati a show del genere.

Ma andiamo ad analizzare più da vicino questa nuova proposta.

Una brutta copia di Dark?

Fin dalle prime scene, i fan di Dark avranno sicuramente notato una forte somiglianza con l'apprezzatissimo show tedesco. Non parliamo di trama, ben sì di stile.

Curon sembra trarre forte ispirazione dagli aspetti che hanno reso un grande successo la serie ambientata a Winden. Ma sarà riuscito a sfruttarli correttamente?

Una fotografia cupa, tendente al blu e al verde caratterizza la quasi totalità delle ambientazioni di questa prima stagione. Fa eccezione una scena di flashback, dai colori che richiamano gli anni '80 e che sembra uscita direttamente dalla terza stagione di Stranger Things.

Ma non è questo l'unica analogia che balza all'occhio: l'ambiguità conferita ad alcuni personaggi - che in Dark risultano pieni di sfaccettature e ben integrati nella storia - sfocia spesso nel grottesco, apparendo artificiosa agli occhi dello spettatore. Inoltre, anche le dinamiche tra i vari personaggi e le rispettive famiglie coinvolte, sospettose l'una dell'altra, sembrano richiamare quelle della serie Dark.
Se poi aggiungiamo un pizzico di tedesco, visto che ci troviamo nel Sud Tirolo, la similitudine è detta fatta.

Analisi della serie

Curon è a tutti gli effetti un giallo, o almeno ci prova. La trama che ci viene proposta ha sicuramente del potenziale, che non viene però sfruttato appieno a causa di una terribile sceneggiatura che tende a svelare troppo presto ogni mistero che ci si pone davanti.

Episodio dopo episodio, la curiosità dello spettatore, anziché crescere tende a svanire, e i momenti di pathos e di tensione sono praticamente assenti. L'epilogo della stagione regala qualche emozione in più e ci fa sperare di non aver buttato via oltre sei ore di visione, nonché di poter avere un finale dignitoso.
Questa illusione dura non più di qualche minuto, giusto in tempo per assistere a un finale aperto che è ben lontano dal farci desiderare una seconda stagione.

A peggiorare la situazione, troviamo una narrazione confusionaria, che costringe lo spettatore - nonostante l'attenzione prestata - a ripercorrere alcune scene per comprendere meglio quanto accaduto. In taluni casi, persino la seconda visione non risulta sufficiente per comprendere le vicende, ma una terza sarebbe oggettivamente stata eccessiva, e la prospettiva di rimanere all'oscuro non così terribile.

Ma ci sono degli aspetti positivi...

La recitazione di alcuni personaggi ci ha particolarmente sorpreso: non quella degli attori adulti, bensì dei protagonisti adolescenti, che appaiono veramente spontanei e credibili in buona parte delle scene.

Molti dei dialoghi risultano ben scritti e realistici, anche se dobbiamo ammettere che alcune frasi e situazioni paradossali, soprattutto nei primi episodi, ci hanno completamente spiazzato. Negativamente, se ve lo state chiedendo.

Curon è una serie tv che attendavamo fiduciosamente e che speravamo ci avrebbe fatto ricredere sulle proposte televisive italiane del genere

Purtroppo fallisce miseramente nella sua missione, propinandoci una trama veramente poco sfruttata e narrata in modo confusionaria.

Ma non tutto è da buttare: la recitazione dei giovani protagonisti ci ha infatti sorpreso positivamente, così come le incredibili location in cui si svolgono le vicende.

madforseries.it

2,0
su 5,0

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