Black Summer: Recensione della 1° Stagione della Serie TV targata Asylum
Scritto da: Enrico Cipolletti - Data di pubblicazione:
Nell'immaginario collettivo, lo zombie viene visto come una creatura priva di intelligenza, divoratrice di cervelli, flemmatica ed in putrefazione. Tutto questo grazie al compianto George Romero, mito assoluto del cinema horror, che ha dettato il canone dell'epopea zombie.
Dalle sue opere cinematografiche hanno attinto a pienissime mani tutti coloro che dopo di lui si sono cimentati, chi meglio, chi peggio, nel realizzare opere con protagonisti/antagonisti i nostri amati ritornanti, o non morti se preferite.
L'opera attuale più importante è sicuramente The Walking Dead, capolavoro fumettistico di Robert Kirkman, da cui è stata tratta l'omonima serie tv, con risultati meno straordinari della controparte cartacea.
Rimanendo in tema di serie TV, che sono il nostro pane, ci sono invece show che hanno modificato/cercato di vedere in chiave diversa lo zombie, ovvero Z Nation, e da pochi mesi, il suo prequel, Black Summer, la serie su cui ci concentreremo oggi.
Black Summer antecede, appunto, i fatti visti in Z Nation, e, come era già successo in alcuni videogiochi di epoca recente (vedi Dying Light) rivisita in chiave moderna la figura del non morto.
Questa miniserie di otto episodi, vede come protagonisti un gruppo di superstiti in fuga dalla minaccia di un virus zombie; una delle protagoniste, Rose, viene fermata con suo marito in uno dei tanti posti di blocco militarizzati, da dove vengono trasportati i superstiti nello stadio della città, per tenerli al sicuro.
Rose perde di vista sua figlia, che nel frattempo è riuscita a salire su uno dei mezzi militari, e poco dopo perde il marito poiché infetto del letale virus, e da qui comincia la sua fuga verso lo stadio, tra mille pericoli costituiti dai non morti che occupano le strade cittadine.
La caratteristiche di queste creature è che, al contrario del classico ritornante, sono caratterizzate dai una ferocia incredibile, che li porta a rincorrere le vittime e a sbranarle senza pietà.
Rose incontrerà nel suo cammino altri compagni di viaggio, che più o meno, hanno avuto la sua stessa sorte, e affronteranno situazioni pericolose, tra zombie e non solo, per raggiungere il luogo più sicuro della città.
Zombie nuovi, storie vecchie
Black Summer, pur mostrandoci un nuovo tipo di zombie, più pericoloso e più difficile da affrontare, offre comunque un qualcosa che sa di già visto e rivisto.
D'altronde è difficile inventarsi troppe situazioni quando c'è di mezzo un'epidemia di non morti. La popolazione viene infettata, c'è chi sopravvive che combatte con tutte le sue forze, qualcuno morirà, qualcuno sopravviverà, ma la sinfonia è sempre quella.
Nonostante tutto, il lavoro fatto da Asylum è, almeno inizialmente, abbastanza certosino: chi pensava di trovarsi di fronte a trashate stile Z Nation, o stile i grandi classici della casa come Sharknado, dovrà ricredersi, perché Black Summer è una serie horror carina, di discreti spunti, se pur non geniali.
Le puntate hanno ritmi molto veloci, serrati, che non annoiano mai, e sono ricche di momenti di tensione e apprensione per ciò che può accadere ad ogni singolo personaggio a cui non avrete molto tempo e modo di affezionarvi perché poco caratterizzati, al contrario dello stile The Walking Dead, dove vengono messe avanti le storie dei personaggi.
Qui siamo in costante frenesia, dal momento che i nostri sono sempre immersi in situazioni di pericolo, al limite, li li per cadere nel baratro e finire divorati dai famelici inseguitori, inarrestabili ed instancabili.
Una serie abbastanza ben riuscita, ma che non vuole diventare un caposaldo del genere, anche perché non ne ha il carisma, ma riesce benissimo nell'intrattenere lo spettatore, che non sentirà il peso delle puntate, tra l'altro non troppo lunghe.
A nostro parere, però, perde appeal proprio nella puntata finale, non molto degna delle sette precedenti e che, forse chiude un po troppo frettolosamente la questione, come se chi l'ha creata avesse esaurito le idee, o come se non sapesse più come portarle avanti senza farci vedere cose già mostrateci precedentemente; le carte migliori sono state già giocate e la serie deve chiudersi.
In conclusione, Black Summer è una buona serie zombie, partita bene e finita peggio, che sa come angustiarci e tenerci incollati alla tv, ma che non ha le pretese e l'appeal per essere un capolavoro del genere.
Black Summer è una buona serie tv zombie, intrattenente e frenetica, con nemici nuovi, famelici e feroci, e dei superstiti in costante pericolo che da perfetti incapaci della prima prima puntata, si ritrovano ad essere dei "navy seal" nel finale.
Un applauso (non troppo sentito) alla Asylum.
madforseries.it
3,5
su 5,0