Better Call Saul 5: la Recensione della 3° Puntata di questa Stagione
Scritto da: Alessandra MotisiData di pubblicazione:
Attenzione: questo articolo contiene spoiler
Una puntata a settimana?! Netflix deve odiarci, sapendo quanto Better Call Saul sia una delle serie tv più seguite di questi ultimi anni!
Avevamo parlato dei primi due episodi in questo articolo, ma gli avvenimenti all'interno di essi erano solo un cappello introduttivo: le grandi emozioni che questo show è in grado di provocare nello spettatore ricominciano a incrementare esponenzialmente da...ora!
Dopo alcune dinamiche non proprio utilissime alla trama, in questa puntata abbiamo visto un ritorno a quell'equilibrio ideale caratteristico dello show: il collegamento tra Nacho e Jimmy "incastrati" nella guerra tra Salamanca e Fring, Kim alle prese con i suoi doveri da avvocato e Mike che rompe le braccia ai delinquenti.
Parte di questo ritorno è rappresentato dalla reintroduzione di alcuni vecchi amici come Hank Schrader e il collega Steve Gomez, Krazy-8 e Gale: mossa audace che ha fatto saltare un battito al cuore dei fan di Breaking Bad, i quali conoscono bene il futuro di questi 4 personaggi. Il ritorno degli agenti della DEA è dovuto, ovviamente, al fatto che Krazy-8 potesse essere rilasciato...per poi essere ucciso da Walter White (ahah!). Rivedere queste facce conosciute, oltre a donare un grande senso di malinconia, ci permette di conoscere questi personaggi sotto un altro aspetto prima che vengano strangolati o sparati.
Nacho, dal canto suo, veste uno dei ruoli più essenziali dello show: l'incontro col padre è un esempio del fatto che è stato lentamente strappato via da qualsiasi cosa lo legasse alla sua vita di prima. Il ragazzo è controllato da due diversi pazzi omicidi e, come se ciò non bastasse a complicargli le cose, ha il terrore della disapprovazione di suo padre (per il quale ha fatto di tutto per salvarlo negli episodi scorsi).
Anche la serie madre Breaking Bad ha trattato molto la tematica del padre in pericolo. Walter White stava cercando di garantire, anche se con metodi piuttosto discutibili, un futuro finanziariamente radioso per i suoi figli. Better Call Saul ha sicuramente mantenuto la linea del suo predecessore in quanto alle dinamiche familiari gravose, ma Nacho e suo padre rappresentano una delle rare sequenze esplicitamente parentali. Le figure paterne abbondano, ma vedere due personaggi affrontare dei cambiamenti irreversibili tra responsabilità e priorità ha aggiunto un qualcosa in più a questo spettacolo.
La terza puntata ci connette anche con ciò che sembrava mancare nei primi due episodi di apertura: Kim da sola. Mentre Jimmy è totalmente rapito dalla vita che si è creato portando il nome di Saul, abbiamo potuto vedere uno spaccato quotidiano di Kim che si destreggia tra il suo lavoro pro bono e i suoi obblighi nei confronti di Mesa Verde.
Niente da dire su questo episodio, perfetto dall'inquadratura delle formiche sul cono gelato all'epico lancio di bottiglie di birra dal balcone. La puntata è un riassunto di ciò che è Better Call Saul, nella sua forma più pura.
Più passano gli episodi, più la trama ci avvicina all'inesorabile disfatta di tutti i personaggi che abbiamo conosciuto. Man mano che ci vengono ripresentati volti già visti, man mano che essi cominciano a prendere il controllo dei vari episodi, meno tempo manca alla fine di Better Call Saul...e sarà un secondo boccone amaro da mandare giù. Il primo, lo trovate in questo articolo.
Un episodio che ci fa capire che la fine di Better Call Saul è sempre più vicina e che, quindi, ci lascia un grande senso di malinconia.
Rivedere altri volti già conosciuti in Breaking Bad ha dato un tocco in più alla serie che, come sempre, non delude mai.
madforseries.it
4,3
su 5,0