Barbari: la Recensione della nuova Serie TV Storica targata Netflix

Scritto da: Matteo RossiData di pubblicazione: 

“Foresta di Teutoburgo 9 d.C., tre legioni romane avanzano verso la Germania, l’esercito più grande del mondo incontra una moltitudine di tribù in disputa.
I Romani li definivano Barbari. Questo incontro cambiò il corso della storia”
.

Una delle battaglie più rilevanti nell'ambito della politica espansionistica dell’Impero Romano fa da sfondo al nuovo dramma storico pubblicato nel catalogo della piattaforma streaming di Netflix.

La serie TV, una produzione tedesca, è stata creata da Jan Martin Scharf, Arnie Nolting e Andreas Heckmann e la regia è stata affidata a Barbara Eder e Steve Saint Leger, già avvezzo a produzioni in costume di questo tipo per aver diretto alcuni episodi di Vikings.

Nella cornice della ribellione delle tribù germaniche nei confronti del popolo Romano, che culminerà nel decisivo scontro nella foresta di Teutoburgo, si muovono le vicende di tre giovani, amici d’infanzia, che il destino ha portato a dividersi, quando uno di loro è stato strappato alla sua gente, per essere cresciuto dal popolo conquistatore.
Gli eventi però li porteranno a ritrovarsi in età adulta schierati su due fronti differenti.

Lo show espone in maniera dettagliata i fatti storici, con alcuni elementi romanzati, che hanno segnato questo importante momento della storia di Roma: il risultato è un buon prodotto con una sceneggiatura fluida che intrattiene lo spettatore e che lo porta passo dopo passo ad immergersi negli episodi che hanno scatenato il famoso evento clou.

Gli avvenimenti vengono narrati dal punto di vista dei germani, popolo costretto a subire soprusi e oppressioni da parte dell’Impero che lo ha assoggettato: tutte le scene e i momenti mostrati al pubblico inducono quest’ultimo ad empatizzare con le tribù tiranneggiate e ad attendere con desiderio l’occasione della rivalsa.

Il contesto sprizza aria di eroismo da ogni angolo, sostenuto dall'utilizzo di alcuni discorsi motivazionali e carichi di enfasi, e che culmina nella battaglia finale cruda e ricca d’azione, che si serve a tratti della tecnica dello slow motion per evidenziare ulteriormente il senso di epicità.

Per quanto riguarda i personaggi, sicuramente uno dei più interessanti e maggiormente caratterizzati è Arminio, interpretato da Laurence Rupp: durante la visione dei primi episodi infatti viene rappresentata in maniera convincente la sua dualità, il suo essere diviso fra il senso del dovere verso la carica di cui è investito e l’affetto nei confronti dei suoi amici e della terra che gli ha donato i natali.

Questa sua natura è anche rappresentata in maniera fisica attraverso alcuni simboli, come il lupo che gli appare spesso davanti agli occhi, che può essere tranquillamente accostato alla tradizione romana (basti pensare alla lupa di Romolo e Remo), ma che esprime anche la forza e la natura selvaggia del popolo germanico.

Degno di nota poi è anche Thusnelda (Jeanna Goursaud), figlia di un nobile della tribù dei Cherusci, amica d’infanzia di Arminio: su di lei viene costruita la ridotta componente romantica della serie, facendone il vertice di un triangolo amoroso, ma allo stesso tempo ne vengono anche esaltate le doti di forte e combattiva donna guerriera, al pari di una Lagertha di Vikings.

Un elemento che però manca all'interno della storia è un vero e proprio antagonista centrale: il nemico è infatti raffigurato come Roma e il suo esercito in maniera generale, senza una figura di spicco.
Lo stesso Publio Quintilio Varo manca di quell’aura che contraddistingue un autentico avversario, e infatti non è quello il suo ruolo.
La presenza di un villain crudele e spietato avrebbe sicuramente reso più epico e atteso il confronto finale.

Infine risulta estremamente apprezzabile l’uso del latino come lingua parlata dai romani (con l’utilizzo dei sottotitoli per far comprendere allo spettatore ciò che sta avvenendo sulla scena), e il mettere in scena alcuni riti, costumi e tradizioni religiose del popolo germanico.

Barbari, il nuovo dramma storico di Netflix si rivela un buon prodotto d’intrattenimento, dalla sceneggiatura semplice ma che mantiene alta l’attenzione del pubblico, sicuramente consigliata ai fan di serie TV come Vikings o The Last Kingdom.

Lo show mostra un importante evento della storia romana, ma dal punto di vista del popolo conquistato, per il quale si finisce per parteggiare.

madforseries.it

3,3
su 5,0

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