American Gods: la Recensione dell'Episodio 2x01, House on the Rock
Scritto da: Simone SagonaData di pubblicazione:
Gli avvenimenti che hanno preceduto l'arrivo della seconda stagione di American Gods facevano presagire il peggio: prima l'addio degli showrunner Bryan Fuller e Michael Green, poi le difficoltà nel sostituire le attrici Gillian Anderson (l'interprete di Media) e Kristin Chenoweth (Ostara), avevano lasciato in pieno sconforto i fan della serie.
Avevamo parlato di tutto ciò e dello sfogo di Neil Gaiman (autore del romanzo da cui trae ispirazione la serie) in questo articolo.
I dubbi su questa seconda stagione si sono fortunatamente rivelati mal riposti (almeno per il momento).
Occorre però ricordare che la prima parte del secondo capitolo è stata scritta dai precedenti sceneggiatori; il timore è dunque che sia troppo evidente il passaggio di consegna, che avverrà nelle puntate a venire. Non resta che attendere, però, per farcene un'idea.
L'episodio 2x01, riprende la storia esattamente da dove l'avevamo lasciata: Wednesday (o meglio, Odino), ha radunato gli dei alleati alla House on the Rock, un posto mistico e sperduto nel bel mezzo dell'America.
La grande guerra si avvicina, e il padre degli dei deve convincere gli scettici alleati a prenderne parte. Solo il meschino intervento di Mr. World (pesantemente minacciato alla fine della precedente stagione) convincerà tutti i partecipanti alla riunione a schierarsi, oltre a causare la triste morte di Zorya, la dea slava stella del crepuscolo.
Come se non bastasse, l'impavido Shadow Moon, dopo aver interrotto lo spietato assalto, viene rapito dai nuovi dei, sotto gli occhi della sconsolata Laura...
Uno dei punti di forza di questo episodio sono sicuramente gli effetti speciali che, nella scena in cui gli dei svelano la loro vera forma, rischiano di apparire addirittura esagerati.
Altro plus della puntata è l'atmosfera: mentre nella prima stagione si era giocato maggiormente con la curiosità dello spettatore, nella seconda, American Gods cerca di corteggiarlo, con ambientazioni incredibili e dettagli veramente molto particolari.
A tal proposito, colpisce molto la scelta della location della riunione. L'House on the Rock assume un aspetto quasi soprannaturale, e la decisione di usare la giostra come ingresso alla mondo di Odino, ci ha senz'altro stupito.
Sono inoltre di gran gusto le transizioni usate pressoché durante tutto l'episodio, a cui è impossibile non rimanere a bocca aperta.
L'unica cosa che ci ha fatto un po' storcere la bocca sono i dialoghi di Shadow Moon, che paiono a tratti forzati e spesso banali. Non vogliamo ritrovarci con personaggi "burattini" in pieno stile Once Upon a Time, vero?
Al contrario, le parole degli altri personaggi, continuano ad essere particolarmente tarate e ben pensate.
In conclusione
Un episodio non eccelso, ma che crea delle ottime fondamenta per la stagione appena iniziata.
Continua a delinearsi il profilo di alcuni personaggi, che risultano sempre più essenziali per la buona riuscita della serie. Parliamo in particolare di Odino e Chernobog, i cui interpreti (Ian McShane e Peter Stormare) rendono perfettamente giustizia all'incredibile carisma del primo e all'oscura cattiveria del secondo.
Ancora rimane da capire il preciso scopo dello scontro che ormai è alle porte, anche se sono sempre più chiare le differenze tra gli antichi dei, che cercano di ottenere sempre più seguaci con la privazione, e i nuovi, che prediligono l'approccio della gratitudine.
Cosa accadrà nel prossimo episodio di American Gods? E soprattutto, cosa intendono farsene i nuovi dei del nostro giovane protagonista?
Il promo dell'episodio 2x02 che riportiamo di seguito, risponde in parte a questa domanda...